giovedì 8 aprile 2010

Insonnia

Una mattina, qualche tempo fa, mi sono svegliata alle 5. Dato che non riuscivo a riprender sonno ho cominciato a pensare a parole con la rima in -ucchi-, bacucchi, Calmucchi...
Non mi è riuscito di riaddormentarmi, in compenso il risultato è stato questa filastrocca...

I Calmucchi nella neve

Vivevano un dì
lontano da qui
tre Calmucchi bacucchi.
Facevano trucchi,
tessevano tresche
tra i fiaschi e frasche,
proprio così.
Vivevano lì
sulle vette dei bricchi,
imbacuccati indossavano giacche
e a mezzodì
i fichi mangiavano a mucchi
e succhi di bacche
bevevano a brocche.
D'inverno le mucche Calmucche
rizzavan le orecchie
e quando i picchi
battevano i becchi
alzando i tacchi
fuggivan da lì
quei tre vecchi
Calmucchi bacucchi.

A mia discolpa devo aggiungere che oltre l'insonnia è responsabile del mio exploit poetico il fatto che in quel periodo nella classe II E di mia figlia stavano ripassando il -ch-.
Ad ogni modo la filastrocca è piaciuta al maestro che l'ha dettata in classe e questa è l'illustrazione fatta da Elena.