lunedì 30 giugno 2014

Top-down o bottom-up?

Il dilemma del titolo di oggi è dovuto al fatto che ho incontrato delle difficoltà con la costruzione dei maglioni con il sistema top-down.
La cosa curiosa che non ho nessuna difficoltà a fare dei maglioncini bebè con questo sistema, ma i problemi sono sorti quando ho provato a farne uno per me.

Ho iniziato con un modello di Emma Fassio, arrivata allo sprone e per adattarlo alla mia circonferenza del busto le maniche sono risultate larghissime, quindi ho abbandonato il lavoro.

Il secondo tentativo l'ho provato con il gruppo di Fb di Top-down in italiano seguendo il kal con il modello Paulie di Isabell Kraemer.
Anche in questo caso, pur avendo fatto il campione e seguito le istruzioni per la mia taglia di nuovo qualcosa non ha funzionato.

A questo punto ho detto: "Basta!" e ho realizzato un finto "Paulie" incominciando dal fondo con il sistema bottom-up, che consiste nel partire dal bordo per salire sino al sottomanica, avviare le maglie per le maniche e chiudere con lo scalfo a raglan.






Alla fine questo è il risultato: giusto un "cicinino" attillato ma non mi sembra poi male (un motivo in più per perdere qualche chiletto...).


Ed eccolo indossato.


L'ho realizzato con un bel filato misto 50% lana e 50% alpaca, in due tinte simili ma alternandole con righe di diverso spessore.
E' lavorato con i ferri del n. 3,5 maglia rasata con i bordi a maglia legaccio, in un pezzo unico senza cuciture dal basso verso l'alto, solo il bordo dell'abbottonatura è aggiunto raccogliendo le maglie del vivagno.
I bottoni sono in legno.



Colgo l'occasione, per chi fosse interessata alla costruzione top-down, per segnalarvi il libro di Emma Fassio che potete trovare sul suo blog: è acquistabile anche on-line sia in versione cartacea che pdf.

venerdì 27 giugno 2014

La lavastoviglie, questa sconosciuta: ovvero ode alla lavastoviglie parte seconda

Dopo i primi passi nel mondo grazie alla signora Cochrane la lavastoviglie viene perfezionata ma fatica a prendere il volo, fino agli anni ’70 quando incomincia a diffondersi ovviamente negli Stati Uniti, e anche in Europa e in Germania.
In Italia tarda ad affermarsi: probabilmente i costi e l’orgoglio casalingo dell’italica massaia ne limitano la diffusione. Mi ricordo la prima lavastoviglie che vidi, esposta all’esterno del negozio di elettrodomestici all’angolo della via dove abitavo: grossa quanto un armadio con la parte superiore trasparente ed i piatti a vista.Un giorno rimasi ad osservarla fino al risciacquo: lo spruzzo che si infranse contro il vetro mi spaventò e feci un tale salto all’indietro che caddi per terra. 

 
 misure lavastoviglie
Perciò una scusa valida potrebbe essere non avere spazio, ma ora le lavastoviglie hanno una dimensione adeguata ad entrare in ogni casa, anche piccola, magari nascoste sotto il lavandino. Inoltre, se ben usate non consumano di più del lavaggio a mano, anche se dipende da come siamo abituati a lavarli: ho visto con questi miei occhi gente del nord NON risciacquare i piatti dopo un superficiale passaggio dentro una bacinella con un goccio di detersivo ed una sfregata con uno spazzolino… è chiaro che così si risparmia un sacco di acqua!

Dover affrontare alcune spese accessorie per ottenere un buon lavaggio e per manutenere la lavatrice non è sufficiente come scusa per non avere questo elettrodomestico: di brillantante ne bastano poche gocce e l’anticalcare basta usarlo qualche volta (e si usa anche per la lavatrice). A mio avviso è importante fare un buon investimento iniziale e comprare una buona lavastoviglie: basta che sia tedesca....un po’ come per le auto...

domenica 22 giugno 2014

Assaggiati per voi: Giappone

Come sapete in casa mia abbiamo la passione per il Giappone e ovviamente riguarda anche la cucina e la gastronomia.

Abbiamo perciò scelto alcuni snack e merende tipici giapponesi e li abbiamo assaggiati per voi.




Incominciamo da quelli "salati"

OTSUMAME KAZOKU (salatini per aperitivo):
Questo tipo di snack sono venduti in pacchetti, sono dei salatini di farina di riso in varie fogge con aggiunta di pescetti secchi, arachidi e piselli al wasabi. Il gusto è comunque dolce mescolato al salato.
Non hanno nulla a che fare con quelli che a volte si trovano al supermercato e non sono così buoni.

PISELLI AL WASABI:
Sono piselli seccati ricoperti di wasabi (salsa di rafano verde): sono croccanti e dal gusto dolce e piccante (molto piccante). Possono creare dipendenza...






Le merende dolci

SAKURA MOCHI:
sono i miei preferiti: palline di riso glutinoso ripiene di marmellata di fagioli rossi (azuki) e ricoperti con una foglia di ciliegio (da cui il nome sakura). Hanno il gusto tenuamente dolce che contrasta con il gusto salato e la consistenza della foglia di ciliegio. E' una variante dei wagashi, dolci tipici giapponesi.

FUNWARI YAKI AL THE MATCHA:
Sono merende composte da due specie di pancake imbottiti di marmellata di fagioli con l'aggiunta di gelatina al the matcha dal tipico colore verde. La consistenza dei pancake è leggermente spugnosa e un po' asciutta.

DANGO
Sono palline di farina di riso, infilate su uno stecco ed in questo caso caramellate. Ovviamente prevale il gusto del caramello che le riveste. Possono anche essere colorate e di altri gusti.

MARUKAWA CHEWING GUM
Sono gomme da masticare al gusto di frutta ricoperte di zucchero, Marukawa è il nome commerciale, ricordano un po' le palline di chewing gum che si trovavano una volta nei distributori.


Tutte queste delizie noi le troviamo nel grazioso angolo di Giappone di Yukiko che si trova qui a Torino.


Yukiko il Mondo del Giappone

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sabato 21 giugno 2014

Sio a Toryno

Forse non tutti sanno che il Sio del titolo è un fumettista blogger anche noto come Scottecs, di cui Elena è fan.

Come farsi sfuggire l'occasione di conoscerlo personalmente?
Quindi saputo da un suo Vlog che sarebbe tornato in Italia (Sio vive in Giappone) e avrebbe fatto un giro anche a Torino presso la fumetteria Guruguru che ha organizzato l'evento, ci siamo armate di santa pazienza e stamattina siamo andate a ritirare il numero.
E sì, per evitare la ressa è stato necessario munirsi di numerino come al supermercato, e con l'occasione abbiamo comprato una copia di Tutto tutto Scottecs per l'autografo.

Alle 4 di oggi pomeriggio la situazione era questa:




Assiepate davanti al negozio circa 200 persone, in continuo aumento.

Ecco qui alcuni fan in paziente attesa mentre leggono il fumetto di Scottecs.




Per fortuna avevamo il n.12 e non abbiamo dovuto aspettare molto.
Sio ha fatto a tutti la dedica personalizzata sul fumetto con un disegno a scelta. Trooooppo faigo!





Ed infine non poteva mancare la foto ricordo!  Grazie Sio e arrivederci a presto in Italia!!!





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tuttotutto-scottecs


venerdì 6 giugno 2014

Esperimenti di giardinaggio

Tempo fa se vi ricordate avevo postato la ricetta del guacamole.
Dall'esperienza culinaria ora passiamo alla sperimentazione di coltivazione di avocado sul balcone.

Questo gradevole frutto regala, oltre che delizie per il palato, anche un bel semone, in modo che tutti autonomamente possano godere comodamente di frutti di produzione propria.

Perciò, visto che è anche di moda e rientra nel concetto di decrescita ed economia sostenibile, proviamo a fare crescere una bella pianta sul nostro balcone.

Vi presento Larry l'avocado