mercoledì 28 maggio 2014

La Nonna del Cobol

Un'articolo sul quotidiano La Stampa di oggi mi ha dato lo spunto per parlare nuovamente di donne che hanno influito sul nostro mondo e il nostro modo di vivere.

La donna cui dedico il post di oggi è considerata la pioniera della programmazione informatica: si tratta di
Grace Murray Hopper (1906-1992).

Chiaramente il suo nome non ci dice molto, ma oltre ad essere  matematico e docente, la signora Grace si arruolò in Marina e diede un enorme contributo allo sviluppo della tecnologia. Fu congedata con il grado di Ammiraglio ed ottenne prestigiosi riconoscimenti durante la sua brillante carriera.

Grace Murray Hopper



All'epoca dei primi computer quasi la metà dei programmatori erano donne, un po' come la maggior parte delle segretarie e delle dattilografe: era necessaria molta pazienza per perforare schede a mano, un lavoro evidentemente noioso e improbo.

IBM



Tornando a Grace dovete tener presente che raggiungere un tale successo in ambito scientifico/tecnologico per una donna, in un paese dove a priori tuttora si ritiene che le donne siano geneticamente svantaggiate nella matematica e nella scienza (esistono programmi scolastici appositi rivolti alle ragazze) è assolutamente straordinario.
Non ha avuto figli, sarà per questo? Mah....

Ha inoltre reso popolare il termine "bug" per il malfunzionamento dei computer, dopo che fu ritrovata una falena nei circuiti...

Il motivo per cui ho iniziato questa "rubrica" dedicata a donne più o meno note è che mi capita di confrontarmi con sciovinisti maschi che per sostenere l'evidente inferiorità intellettiva della donna sfoggiano il fatto che in tutti i campi, dall'arte all'architettura, alla scienza le donne non esistano quasi e di ritrovarmi priva di esempi di personaggi femminili di rilievo.

Perciò voglio dare il mio contributo, seppur piccolo, alla diffusione di notizie su donne che sono riuscite ad emergere, nei più differenti campi.




Nel frattempo divertiamoci a smanettare col computer, inviare mail, cioppettare (o si dice chattare?) su Facebook, con dentro di noi questa piccola consapevolezza: di dover dire grazie anche a Nonna Cobol.