Ed è venuto anche per me il tempo di cimentarmi con il Fair-Isle ovvero la tecnica del lavoro a maglia a più colori, tipico delle isole scozzesi.
Da brava ignorante io l'avevo sempre chiamata lavorazione Jacquard, che è sempre un lavoro a più colori ma realizzato su un telaio meccanico chiamato appunto Jacquard, dal nome del suo inventore.
L'occasione me l'ha data un kit comprensivo di lana e pattern della famosa designer
Kate Davies, che ho acquistato a Pavia, durante il workshop del feltro.
Il pattern è spiegato benissimo con gli schemi a colori dei motivi ed è facile da seguire.
Se dicessi che la tecnica Fair-Isle è semplice direi un bugia: il principio ovvio non è difficile ma l'esecuzione richiede perizia particolare e tanta santa pazienza. Infatti ho rifatto due volte il bordo (mi dimenticavo sempre qualche colore) e l'attacco del motivo con le diminuzioni.
Il modello è molto carino e sono abbastanza soddisfatta de risultato.
Non lo sono completamente per due motivi: il modello prevedeva la taglia più grande ma non mi è bastata la lana nelle due tinte principali per cui ho dovuto introdurre una modifica, per la lavorazione della punta ho tribolato un po' coi ferri a due punte e così ho chiuso un paio di giri in anticipo (non ce la facevo più!).
Motivo in più per provare a farne un altro...
Resta solo da fare il bloccaggio, come spiegato nelle istruzioni.
Comunque ho un bellissimo berretto nuovo da sfoggiare ai primi freddi!