Come ogni anno è tornata la rassegna "Filo lungo filo" al Villaggio Leumann di Collegno (TO) ma quest'anno con una novità: l'installazione l'Ortolana, frutto della collaborazione delle Donne ai ferri corti e il Knit del Lingotto e che ha ospitato Cuore di Maglia.
domenica 27 settembre 2015
Filo lungo filo e l'Ortolana
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lunedì 14 settembre 2015
Una coperta per Anabah
Cuore di Maglia ha aperto il suo grande cuore all'ospedale di Emergency ad Anabah in Afganistan.
Le cuoresse infatti si stanno mobilitando per realizzare tante morbide copertine da inviare al centro maternità di questo ospedale.
Perciò tutte le volenterose si diano da fare: la data di scadenza per la raccolta è il 7 di novembre.
Le cuoresse infatti si stanno mobilitando per realizzare tante morbide copertine da inviare al centro maternità di questo ospedale.
Perciò tutte le volenterose si diano da fare: la data di scadenza per la raccolta è il 7 di novembre.
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martedì 1 settembre 2015
Donne al volante
Donne al volante pericolo costante, per fortuna un vecchio detto ormai desueto.
Con il post di oggi voglio ricordare che, oltre ad avere premi assicurativi più bassi perchè ritenute più prudenti alla guida, le donne hanno anche un altro misconosciuto record: sono le prime ad aver guidato l'automobile su strada su lunga distanza.
Questo record infatti è tenuto dalla Signora Bertha Ringer Benz, moglie e socia in affari del signor Karl Benz, che nel 1886 ha portato l'attenzione di tutto il mondo sulla Benz Patent-Motorwagen facendo ottenere i primi introiti all'azienda, proprio grazie al primo viaggio effettuato alla guida di un'automobile.
Infatti, strano a dirsi, fino a quel momento le auto non erano ancora state usate per viaggiare ma solamente sperimentate in giri di prova su brevi percorsi.
Non posso che provare simpatia per questa signora che, senza parlarne al marito e senza alcuna autorizzazione delle autorità, ha percorso 106 km su strada con un veicolo sperimentale assieme a due dei suoi cinque figli.
Anche se lo scopo apparente del viaggio era di visitare la madre, Bertha Benz aveva altri motivi: voleva dimostrare al marito, che non era riuscito a prendere in considerazione la commercializzazione della sua invenzione in modo adeguato (ed in cui entrambi avevano pesantemente investito), che sarebbe diventata un successo finanziario una volta che avesse dimostrato di essere utile al pubblico.
Per ricordare questo storico evento nel 2008 è stata inaugurata la Bertha Benz Memorial Route, una strada a tema che va da Mannheim a Pforzheim.
Con il post di oggi voglio ricordare che, oltre ad avere premi assicurativi più bassi perchè ritenute più prudenti alla guida, le donne hanno anche un altro misconosciuto record: sono le prime ad aver guidato l'automobile su strada su lunga distanza.
Questo record infatti è tenuto dalla Signora Bertha Ringer Benz, moglie e socia in affari del signor Karl Benz, che nel 1886 ha portato l'attenzione di tutto il mondo sulla Benz Patent-Motorwagen facendo ottenere i primi introiti all'azienda, proprio grazie al primo viaggio effettuato alla guida di un'automobile.
Infatti, strano a dirsi, fino a quel momento le auto non erano ancora state usate per viaggiare ma solamente sperimentate in giri di prova su brevi percorsi.
Non posso che provare simpatia per questa signora che, senza parlarne al marito e senza alcuna autorizzazione delle autorità, ha percorso 106 km su strada con un veicolo sperimentale assieme a due dei suoi cinque figli.
Anche se lo scopo apparente del viaggio era di visitare la madre, Bertha Benz aveva altri motivi: voleva dimostrare al marito, che non era riuscito a prendere in considerazione la commercializzazione della sua invenzione in modo adeguato (ed in cui entrambi avevano pesantemente investito), che sarebbe diventata un successo finanziario una volta che avesse dimostrato di essere utile al pubblico.
Per ricordare questo storico evento nel 2008 è stata inaugurata la Bertha Benz Memorial Route, una strada a tema che va da Mannheim a Pforzheim.
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lunedì 24 agosto 2015
La fiaba di Temperino ed il Re di Francia
Oggi mi sono ricordata di una fiaba che mi piaceva raccontare ad Elena quand'era piccolina, tratta da "Fiabe italiane" di Italo Calvino, si intitola "La prima spada e l'ultima scopa" e mi è venuta voglia di raccontarla qui.
Questa raccolta dovrebbe essere negli scaffali di ogni famiglia italiana, da leggere e rileggere in compagnia dei bambini.
Curiosamente ci sono numerose fiabe tradizionali che hanno come eroina una ragazza e non solo nei panni di povera vittima di angherie perpetrate da matrigne, streghe, orchi eccetera eccetera, ma anche come coraggiosa ed intraprendente fanciulla, basti ricordare Fantaghirò.
La Disney, con le sue principesse di ultima generazione, non ha inventato proprio nulla: vale ancora la pena di raccontare queste fiabe, alla faccia dei detrattori e dei sostenitori delle fiabe "politicamente corrette".
E veniamo alla fiaba
LA PRIMA SPADA E L’ULTIMA SCOPA
C'era una volta un ricco mercante che aveva sette figlie femmine.
Era felice ma c'era una cosa che lo angustiava: il suo dirimpettaio, anch'esso mercante, che aveva sette figli maschi, tutti i giorni lo canzonava con la frase: ”Buongiorno mercante delle sette scope!”
Un giorno la più piccola delle ragazze dispiaciuta di vedere il padre rattristato, e venendo a conoscenza del motivo, disse: "Padre non preoccupatevi, vi dico io cosa dovete rispondere".
Il mattino dopo il mercante lanciò all'avversario questa sfida: "Sfido la vostra prima spada contro la mia ultima scopa a chi riesce a rubare la corona e lo scettro al Re di Francia. Chi perde darà tutti i suoi averi all'altro".
Il dirimpettaio accettò, pensando ad una sicura vincita ed il figlio maggiore si bardò di tutto punto, salì sul suo cavallone, felice al pensiero di fare una bella passeggiata a Parigi in compagnia di una graziosa fanciulla.
Invece alla partenza si vide arrivare una ragazzina vestita da paggio a cavallo di una cavallina bianca.
Al via la cavallina scattò in avanti ed in un attimo fu già fuori dalla vista.
Incontrarono un bosco: la cavallina saltava, schivava rami, fossi, girava di qua, girava di là ed in un attimo fu fuori dal bosco.
Il ragazzo col suo cavallone scivolava, inciampava, andava a sbattere nei rami e impiegò un mucchio di tempo.
La ragazza arrivò a Parigi in un attimo, il ragazzo si impantanò.
Una volta in città, si presentò col nome di Temperino e si impiegò presso lo scrivano del Re, che vedendolo così bravo e cortese lo portò con sè a Corte.
Il Re lo vide e ne rimase colpito e molto ben impressionato, per non dire attratto.
Perciò andò dalla madre e disse: "Madre! Temperino ha vita sottile, mano gentile, Temperino è la donna che fa per me!", la Regina allora escogitò degli stratagemmi per scoprire se Temperino fosse maschio o femmina. Ma grazie alla cavallina bianca, che col suo comportamento le suggeriva le cose giuste da fare, non si fece scoprire.
Allora la Regina disse al figlio: "Invita Temperino alla pescheria Reale, con la scusa del caldo lo inviti a fare il bagno, e così vedrai se è una ragazza".
Al momento cruciale Temperino non sapeva cosa fare per evitare di spogliarsi, ma arrivò la cavallina a trarla d'impaccio fingendo di essere imbizzarrita. "La mia cavallina è imbizzarrita!" gridò, corse via portando con sè lo scettro e la corona del Re di Francia, ritornò a Napoli cantando ” Fanciulla son partita, fanciulla sono tornata, lo scettro e la corona ho conquistato”.
E' una fiaba in cui l'elemento magico è estremamente ridotto, costituito solo dalla cavallina che aiuta la protagonista ad avere la meglio.
Inoltre il finale è abbastanza inconsueto: la ragazza non sposa il re di Francia e se ne torna a casa col suo bottino lasciando il poveretto a struggersi nel dubbio se il proprio oggetto d'amore fosse maschio o femmina.
Un invito ante-litteram all'autodeterminazione femminile.
Questa raccolta dovrebbe essere negli scaffali di ogni famiglia italiana, da leggere e rileggere in compagnia dei bambini.
Curiosamente ci sono numerose fiabe tradizionali che hanno come eroina una ragazza e non solo nei panni di povera vittima di angherie perpetrate da matrigne, streghe, orchi eccetera eccetera, ma anche come coraggiosa ed intraprendente fanciulla, basti ricordare Fantaghirò.
La Disney, con le sue principesse di ultima generazione, non ha inventato proprio nulla: vale ancora la pena di raccontare queste fiabe, alla faccia dei detrattori e dei sostenitori delle fiabe "politicamente corrette".
E veniamo alla fiaba
LA PRIMA SPADA E L’ULTIMA SCOPA
C'era una volta un ricco mercante che aveva sette figlie femmine.
Era felice ma c'era una cosa che lo angustiava: il suo dirimpettaio, anch'esso mercante, che aveva sette figli maschi, tutti i giorni lo canzonava con la frase: ”Buongiorno mercante delle sette scope!”
Un giorno la più piccola delle ragazze dispiaciuta di vedere il padre rattristato, e venendo a conoscenza del motivo, disse: "Padre non preoccupatevi, vi dico io cosa dovete rispondere".
Il mattino dopo il mercante lanciò all'avversario questa sfida: "Sfido la vostra prima spada contro la mia ultima scopa a chi riesce a rubare la corona e lo scettro al Re di Francia. Chi perde darà tutti i suoi averi all'altro".
Il dirimpettaio accettò, pensando ad una sicura vincita ed il figlio maggiore si bardò di tutto punto, salì sul suo cavallone, felice al pensiero di fare una bella passeggiata a Parigi in compagnia di una graziosa fanciulla.
Invece alla partenza si vide arrivare una ragazzina vestita da paggio a cavallo di una cavallina bianca.
Al via la cavallina scattò in avanti ed in un attimo fu già fuori dalla vista.
Incontrarono un bosco: la cavallina saltava, schivava rami, fossi, girava di qua, girava di là ed in un attimo fu fuori dal bosco.
Il ragazzo col suo cavallone scivolava, inciampava, andava a sbattere nei rami e impiegò un mucchio di tempo.
La ragazza arrivò a Parigi in un attimo, il ragazzo si impantanò.
Una volta in città, si presentò col nome di Temperino e si impiegò presso lo scrivano del Re, che vedendolo così bravo e cortese lo portò con sè a Corte.
Il Re lo vide e ne rimase colpito e molto ben impressionato, per non dire attratto.
Perciò andò dalla madre e disse: "Madre! Temperino ha vita sottile, mano gentile, Temperino è la donna che fa per me!", la Regina allora escogitò degli stratagemmi per scoprire se Temperino fosse maschio o femmina. Ma grazie alla cavallina bianca, che col suo comportamento le suggeriva le cose giuste da fare, non si fece scoprire.
Allora la Regina disse al figlio: "Invita Temperino alla pescheria Reale, con la scusa del caldo lo inviti a fare il bagno, e così vedrai se è una ragazza".
Al momento cruciale Temperino non sapeva cosa fare per evitare di spogliarsi, ma arrivò la cavallina a trarla d'impaccio fingendo di essere imbizzarrita. "La mia cavallina è imbizzarrita!" gridò, corse via portando con sè lo scettro e la corona del Re di Francia, ritornò a Napoli cantando ” Fanciulla son partita, fanciulla sono tornata, lo scettro e la corona ho conquistato”.
E' una fiaba in cui l'elemento magico è estremamente ridotto, costituito solo dalla cavallina che aiuta la protagonista ad avere la meglio.
Inoltre il finale è abbastanza inconsueto: la ragazza non sposa il re di Francia e se ne torna a casa col suo bottino lasciando il poveretto a struggersi nel dubbio se il proprio oggetto d'amore fosse maschio o femmina.
Un invito ante-litteram all'autodeterminazione femminile.
domenica 9 agosto 2015
Umbria
E dopo le settimane al mare dedico questo post al resto della nostra vacanza: un giro dell'Umbria, che non avevamo ancora visitato assieme ad Elena.
Ci siamo sistemati a Perugia, bellissima città, e da lì siamo andati a visitare gli altri bellissimi borghi della regione "Cuore verde d'Italia".
A Spoleto abbiamo trovato questo modernissimo sistema di spostamento ettometrico, dotato di ascensori e tapis-roulant, che consente di spostarsi per tutto il centro storico e che speriamo si conservi sempre efficiente e pulitissimo come l'abbiamo trovato.
Siamo andati anche a visitare il Lago Trasimeno, con una puntata ad una delle sue isole, dove non eravamo mai stati.
Ci siamo sistemati a Perugia, bellissima città, e da lì siamo andati a visitare gli altri bellissimi borghi della regione "Cuore verde d'Italia".
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Perugia e la Fontana Maggiore |
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Assisi - Basilica di San Francesco |
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Spoleto - Metro-a-piedi-politana |
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Spoleto - La Cattedrale |
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Lago Trasimeno - Isola Maggiore |
Ad accoglierci allo sbarco abbiamo trovato questa simpatica "Libreria senza libraio"
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Isola Maggiore |
Ed anche per quest'anno le mie vacanze estive sono terminate e purtroppo ora siamo rientrati, mi riservo però di godermi ancora qualche gita fuori porta.
Ringrazio il maritozzo che ha contribuito con alcuni suoi scatti insoliti.
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lunedì 27 luglio 2015
Vacanze 2015: Puglia
Per le vacanze di quest'anno abbiamo scelto una nuova meta: il Gargano.
Non c'eravamo mai stati, colpa delle 14, dico quattordici, ore che ci sono volute per arrivarci.
Ne è valsa la pena? Direi di sì, anche il maritozzo sembra apprezzare il relax totale che comporta stare in un villaggio in mezzo al verde con piscina e a pochi passi dal mare.
Le giornate scorrono: piscina al Sea Garden Club
Specialità locali: la Paposcia
Visite in borghi caratteristici: Vieste
E un po' di sano sferruzzo
Buone Vacanze a tutti!
Non c'eravamo mai stati, colpa delle 14, dico quattordici, ore che ci sono volute per arrivarci.
Ne è valsa la pena? Direi di sì, anche il maritozzo sembra apprezzare il relax totale che comporta stare in un villaggio in mezzo al verde con piscina e a pochi passi dal mare.
Le giornate scorrono: piscina al Sea Garden Club
Specialità locali: la Paposcia
Visite in borghi caratteristici: Vieste
E un po' di sano sferruzzo
Buone Vacanze a tutti!
giovedì 9 luglio 2015
Piccole scienziate crescono
La donna a cui dedico il post di oggi non è una scienziata ma potrebbe diventarlo.
Era ancora una ragazzina quando nel 2004 ha salvato i turisti che erano con lei nell'hotel di
Maikhao Beach a Phuket, in cui trascorreva le vacanze natalizie, dallo tsunami, grazie a ciò che aveva appreso a scuola durante una lezione di geografia.
Si tratta di Tilly Smith che all'epoca aveva 10 anni e solo due settimane prima seguendo una lezione a scuola aveva appreso quali sono i segnali che caratterizzano l'arrivo di uno tsunami e che quando aveva visto il mare ribollire e ritirarsi aveva dato l'allarme e consentito di evacuare tempestivamente la spiaggia salvando così la vita ad un centinaio di persone.
Ho voluto ricordare questo evento per sottolineare quanto sia importante l'insegnamento di materie scientifiche a scuola e quanto sia fondamentale una didattica che interessi i ragazzi alla conoscenza della realtà che ci circonda, della natura e dei fenomeni ad essa legati.
E per finire tanto di cappello a questa ragazzina così sveglia ed intelligente da applicare delle conoscenze appena apprese per riconoscere un pericolo imminente e con tale prontezza di spirito da dare immediatamente l'allarme. E grazie anche ai suoi genitori che le hanno dato retta.
Vi segnalo un film sugli eventi dello tsunami tratto da una storia vera : The impossible
Era ancora una ragazzina quando nel 2004 ha salvato i turisti che erano con lei nell'hotel di
Maikhao Beach a Phuket, in cui trascorreva le vacanze natalizie, dallo tsunami, grazie a ciò che aveva appreso a scuola durante una lezione di geografia.
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Fonte BBC News |
Ho voluto ricordare questo evento per sottolineare quanto sia importante l'insegnamento di materie scientifiche a scuola e quanto sia fondamentale una didattica che interessi i ragazzi alla conoscenza della realtà che ci circonda, della natura e dei fenomeni ad essa legati.
E per finire tanto di cappello a questa ragazzina così sveglia ed intelligente da applicare delle conoscenze appena apprese per riconoscere un pericolo imminente e con tale prontezza di spirito da dare immediatamente l'allarme. E grazie anche ai suoi genitori che le hanno dato retta.
Vi segnalo un film sugli eventi dello tsunami tratto da una storia vera : The impossible
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