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sabato 25 giugno 2016

Le mattine di Cuore di Maglia

Le mattine di Cuore di Maglia sono così: amiche, ferri, lavori, chiacchiere e anche dolcetti.

Sì, perchè noi di Cuore di Maglia non ci facciamo mancare nulla.

E con le immagini di stamattina voglio illustrare cos'è Cuore di Maglia per tutte noi e per i piccolini delle TIN.
Incominciamo con questa dolce immagine realizzata da una cara Cuoressa che ha voluto condividere con noi la sua passione.


Il gruppo del Lingotto sta diventando numeroso, si intrecciano nuove amicizie, scaturiscono nuove idee.



Oggi il bottino è stato veramente ricco e multicolore: dudù realizzati con gli ultimi modelli condivisi, colorati Minitwist e copertine Essaouira, protagoniste del Kal del 2 giugno su Fb.



Ed ecco l'ultima novità presto su questi schermi, grazie alle abilità di una cara amica è nato un nuovo modello che sarà disponibile in due taglie (preemie, 0-3 mesi) con berrettino coordinato sulla pagina di Raverly di Cuore di Maglia.



Un grazie e un saluto a tutt@ e alla prossima!



sabato 5 marzo 2016

MetroKnit 2016: l'evento

Ed eccoci qui con un breve report dell'evento MetroKnit svoltosi stamane tra le stazioni Fermi e Lingotto della Metropolitana torinese e la Stazione di Porta Nuova.


Il gruppo alla Stazione Lingotto

Nonostante oggi Torino ci abbia fatto una bella sorpresa con la prima nevicata di questo inverno anomalo, impavide le knitter di Torino e Collegno, oltre a qualche aggregato da altre parti del torinese, si è ritrovata per il primo knit itinerante d'Italia.

Mentre si attendono le knitter fervono gli ultimi preparativi.


Si sferruzza sul metrò per Porta Nuova



Alla Stazione di Porta Nuova troviamo ad attenderci i ragazzi della Scuola Media ad indirizzo musicale di Pino Torinese. Carinissimi e bravissimi: grazie infinite per l'entusiastica partecipazione!





Nel frattempo, al suono della musica, le intrepide knitters sferruzzano senza sosta.



Anche Elena si è prestata a suonare per noi!


Finita la musica si torna tutte al Lingotto per il meritato pasto presso il nostro consueto punto di ritrovo.



Un caro saluto a tutti coloro che hanno voluto essere presenti: all'anno prossimo con MetroKnit 2017!!!
Hanno partecipato: i gruppi di Cuore di Maglia, le donne ai Ferri corti, Libri Letti ai Ferri Mani Generose e Wool Crossing. Scrivetemi se ho dimenticato qualcuno!!!

mercoledì 2 marzo 2016

10 donne geniali



In vista della giornata della Donna, e grazie al contributo del maritozzo, eterno curioso viaggiatore del web, oggi parlo del contributo di 10 donne scienziate a cui gli invidiosi hanno letteralmente rubato idee geniali. Non c'è bisogno di dire che gli "invidiosi" erano i colleghi, maschi, delle stesse.

Madam Curie ovvero Maria Skłodowska fotografata con i suoi alambicchi
una delle poche scienziate che ha avuto pieno riconoscimento del proprio lavoro



E andiamo ad incominciare


(testo completo nell'articolo 10-groundbreaking-women-scientists-written-off-by-history/)

Vera Rubin (1928), astronoma, è stata in grado di dimostrare che esiste 10 volte più materia oscura nell'universo di quanto si pensasse, con un massimo del 90 per cento di tutto l'universo. Le sue osservazioni non riuscivano a ricevere sostegno, in quanto screditate da molti dei suoi colleghi maschi. Questi sostenevano che le sue scoperte erano impossibili sotto leggi newtoniane e che lei doveva aver fatto un errore di calcolo. Sia il suo dottorato che tesi di laurea sono state criticate e sostanzialmente ignorate, anche se le prove erano inconfutabili. Fortunatamente, la comunità scientifica ha successivamente riconosciuto il suo lavoro, ma solo dopo che i suoi colleghi maschi lo hanno convalidato. Non ha ancora ricevuto un premio Nobel per il suo lavoro.

Cecilia Payne (1900-1979) astronoma, a Radcliffe divenne la prima donna a guadagnare un dottorato di ricerca in astronomia dove molti cominciarono a prendere atto del suo genio. Il suo più grande contributo alla scienza è stata la scoperta degli elementi che compongono le stelle. Un collega di nome Henry Norris Russell, che era incaricato di rivedere il lavoro stupefacente di Payne, la convinse a non pubblicare l'articolo in quanto in contrasto con la conoscenza standard del tempo. È interessante notare come quattro anni dopo questo tale abbia miracolosamente concluso di cosa erano fatte le particelle solari ed ebbe pubblicati i suoi articoli. In un altro tocco ironico, la Payne ha avuto l'"onore" di ricevere il Premio Russell Henry Norris per il suo contributo all'astronomia.

Chien Shiung Wu (1912-1997), immigrata cinese in America, iniziò il suo lavoro con il Progetto Manhattan e lo sviluppo della bomba atomica. Il suo più grande contributo al mondo della scienza è stata una scoperta che ha confutato una legge allora ampiamente accettata : il "principio di conservazione della parità". I colleghi di Wu, Chen Ning Yang e Tsung-Dao Lee, le proposero di aiutarli con degli esperimenti a confutare questa legge. La sue osservazioni ribaltarono tale convinzione, accettata ormai da 30 anni. Yang e Lee, naturalmente, non registrarono gli esperimenti della Wu e vinsero il premio Nobel per la "scoperta" che la conservazione della parità non era corretta, senza mai menzionare la scienziata che lo aveva provato.

Nettie Stevens (1862–1912) genetista e microbiologa. Studiando la determinazione del sesso nei vermi si rese conto che dipendeva dai cromosomi X e Y. Mentre lei è stata riconosciuta per aver lavorato con il collega Thomas Morgan, la quasi totalità delle sue osservazioni sono state fatte indipendentemente. Morgan fu poi accreditato con il premio Nobel per il duro lavoro di Nettie. Per aggiungere la beffa al danno, ha poi pubblicato un articolo sulla rivista Science sostenendo che la Stevens era solo una collaboratrice dell'intero esperimento, anche se questo è risultato essere del tutto falso.

Ida Tacke (1896-1978) chimica e fisica, ha fatto enormi progressi nei settori sia della chimica che della fisica atomica che sono stati sostanzialmente ignorati finché non furono in seguito "riscoperti" dai suoi colleghi maschi. In primo luogo è riuscita a trovare due nuovi elementi, renio (75) e Masurium (43), che Mendeleev predisse far parte della tavola periodica. Ha lavorato alla teoria di Enrico Fermi e ha offerto la spiegazione che esistevano elementi al di sopra dell'uranio e che le particelle potevano essere spezzate bombardandole con neutroni per rilasciare una enorme quantità di energia. Ancora una volta il suo lavoro è stato sostanzialmente ignorato fino al 1940 quando per il Progetto Manhattan Fermi ha preso il premio Nobel grazie alla sua "scoperta" che i nuovi elementi radioattivi si producevano durante il bombardamento di neutroni. Nonostante le sue scoperte monumentali, la Tacke non ha mai ricevuto alcun riconoscimento.

Esther Lederberg (1922-2006) microbiologa e immunologa. Le scoperte di Esther sono state fatte a fianco del marito Joshua. Mentre entrambi hanno giocato un ruolo altrettanto importante, il contributo di Ester è andato in gran parte non riconosciuto mentre Joshua ha vinto un premio Nobel grazie alle loro osservazioni. Nonostante una miriade di scoperte significative nel campo della biologia e della genetica, la sua carriera scientifica è stata una battaglia in salita mentre lottava per il riconoscimento da parte dei suoi colleghi. Gran parte del merito per le scoperte sono andati al marito Joshua benchè ella sia stata un partner fondamentale e, nonostante il suo diligente lavoro, non ha avuto riconoscimenti per molte delle sue scoperte sorprendenti.

Lise Meitner (1878-1978). Il processo di fissione nucleare è stato un grande scoperta per il mondo scientifico, e pochi sanno che una donna di nome Lise Meitner fu la prima a ipotizzarlo. Purtroppo, il suo lavoro in radiologia è avvenuto nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, quando fu costretta a fuggire in Svezia in quanto ebrea. Da pacifista convinta la Meitner si rifiutò di accettare incarichi di ricerca per la costruzione della bomba atomica, nonostante le ripetute richieste dagli Stati Uniti e preferì rimanere in Svezia durante la guerra. Le sue idee hanno avuto enormi implicazioni per il mondo della chimica e, lavorando con l'aiuto di Otto Frisch, fu in grado di spiegare la teoria della fissione nucleare. Otto Hahn vinse il premio Nobel nel 1944 per la "scoperta" della fissione nucleare senza alcuna menzione al lavoro della Meitner, cosa che fu poi affermato essere un "errore" da parte del comitato del premio. L'elemento 119 della tavola periodica porta il suo nome, che è un buon premio di consolazione.

Henrietta Leavitt (1868–1921) astronoma. Le scoperte della Leavitt sono in gran parte passate sotto silenzio dato che al tempo la comunità scientifica non le accolse. La Leavitt iniziò la sua opera attraverso la misurazione e catalogazione delle stelle presso l'Osservatorio di Harvard, compiti minuziosi e ripetitivi al fine di raccogliere i dati per i suoi superiori maschi. Dopo aver catalogato stelle per un bel po 'di tempo la Leavitt cominciò a notare un modello tra la luminosità di una stella e la sua distanza dalla Terra e a formulare delle teorie. Rilevanti astronomi e fisici come Harlow Shapley e Hubble Edward hanno poi utilizzato la sua scoperta come base per i loro studi. Quando Mittas Leffler finalmente nel 1926 considerò la Leavitt per un possibile premio Nobel, era già morta e non potè ricevere l'onore.

Jocelyn Bell Burnell (1943) astronoma. Dopo la laurea in fisica a Glasgow proseguì a Cambridge per guadagnare il suo dottorato di ricerca. Al momento della sua scoperta, la Burnell lavorava con Antony Hewish allo studio dei quasar. Mentre lavorava con un radiotelescopio rilevò dei segnali che furono poi individuati come pulsar. Le sue osservazioni sono state rapidamente riconosciute e pubblicate con il nome di Hewish prima di Burnell, benchè la Burnell avesse fatto sia l'osservazione che la scoperta autonomamente. Hewish ha poi conseguito premio Nobel nel 1974 per la scoperta delle pulsar.

Rosalind Franklin (1920–1958) scienziata, la autentica scopritrice del DNA. Questo è il caso più eclatante di scoperte rubate e il premio Nobel poi assegnato a Watson e Crick il più controverso. I colleghi della Franklin, Wilkins e Perutz mostrarono a sua insaputa a Watson e Crick non solo l'immagine del DNA ai raggi X, ma anche un rapporto con tutte le sue recenti scoperte. Con quei documenti in mano, Watson e Crick si presero il merito della scoperta. Watson utilizzò la loro amicizia per convincere Rosalind a pubblicare i suoi risultati dopo i loro e questo, purtroppo, ha reso il suo lavoro niente di più che la conferma di una scoperta.

Quando durante una conversazione càpita di chiedersi "ma perchè non ci sono tante donne scienziato famose?" adesso potete forse iniziare a farvi un'idea del motivo.











lunedì 22 febbraio 2016

MetroKnit 2016

Per celebrare a modo nostro la Giornata della Donna, insomma unire l'utile al dilettevole, torna anche quest'anno l'evento MetroKnit: un'altra grande occasione per riunirci e sferruzzare in compagnia.

In collaborazione con Le Donne ai Ferri Corti, il Knit Cafè del Lingotto, Cuore di Maglia e Wool Crossing un importante momento di aggregazione e partecipazione.






Mi raccomando, non mancate! E portate una nota!

Questa è la pagina Facebook dell'evento: MetroKnit

martedì 1 settembre 2015

Donne al volante

Donne al volante pericolo costante, per fortuna un vecchio detto ormai desueto.

Con il post di oggi voglio ricordare che, oltre ad avere premi assicurativi più bassi perchè ritenute più prudenti alla guida, le donne hanno anche un altro misconosciuto record: sono le prime ad aver guidato l'automobile su strada su lunga distanza.


Questo record infatti è tenuto dalla Signora Bertha Ringer Benz, moglie e socia in affari del signor Karl Benz, che nel 1886 ha portato l'attenzione di tutto il mondo sulla Benz Patent-Motorwagen facendo ottenere i primi introiti all'azienda, proprio grazie al primo viaggio effettuato alla guida di un'automobile.




Infatti, strano a dirsi, fino a quel momento le auto non erano ancora state usate per viaggiare ma solamente sperimentate in giri di prova su brevi percorsi.

Non posso che provare simpatia per questa signora che, senza parlarne al marito e senza alcuna autorizzazione delle autorità, ha percorso 106 km su strada con un veicolo sperimentale assieme a due dei suoi cinque figli.

Anche se lo scopo apparente del viaggio era di visitare la madre, Bertha Benz aveva altri motivi: voleva dimostrare al marito, che non era riuscito a prendere in considerazione la commercializzazione della sua invenzione in modo adeguato (ed in cui entrambi avevano pesantemente investito), che sarebbe diventata un successo finanziario una volta che avesse dimostrato di essere utile al pubblico.

Per ricordare questo storico evento nel 2008 è stata inaugurata la Bertha Benz Memorial Route, una strada a tema che va da Mannheim a Pforzheim.

giovedì 9 luglio 2015

Piccole scienziate crescono

La donna a cui dedico il post di oggi non è una scienziata ma potrebbe diventarlo.

Era ancora una ragazzina quando nel 2004 ha salvato i turisti che erano con lei nell'hotel di
Maikhao Beach a Phuket, in cui trascorreva le vacanze natalizie, dallo tsunami, grazie a ciò che aveva appreso a scuola durante una lezione di geografia.
Fonte BBC News
Si tratta di Tilly Smith che all'epoca aveva 10 anni e solo due settimane prima seguendo una lezione a scuola aveva appreso quali sono i segnali che caratterizzano l'arrivo di uno tsunami e che quando aveva visto il mare ribollire e ritirarsi aveva dato l'allarme e consentito di evacuare tempestivamente la spiaggia salvando così la vita ad un centinaio di persone.



Ho voluto ricordare questo evento per sottolineare quanto sia importante l'insegnamento di materie scientifiche a scuola e quanto sia fondamentale una didattica che interessi i ragazzi alla conoscenza della realtà che ci circonda, della natura e dei fenomeni ad essa legati.

E per finire tanto di cappello a questa ragazzina così sveglia ed intelligente da applicare delle conoscenze appena apprese per riconoscere un pericolo imminente e con tale prontezza di spirito da dare immediatamente l'allarme. E grazie anche ai suoi genitori che le hanno dato retta.

Vi segnalo un film sugli eventi dello tsunami tratto da una storia vera : The impossible

giovedì 4 giugno 2015

Enigma

Recentemente ho avuto occasione di vedere il film dedicato alle scoperte di Alan Turing e alla sua personale drammatica vicenda.
Tra i personaggi delineati c'è anche quello di una donna, Joan Clarke, diventata grande amica del matematico e unica donna presente nel gruppo di Turing impegnato a decodificare i messaggi crittografati dei tedeschi durante la 2a guerra mondiale.

Joan Clarke (a destra Keira Knightley nei suoi panni)


Ammetto per un attimo di aver pensato che si trattasse di un personaggio "inventato" in considerazione del politically correct che vige attualmente in certe produzioni hollywoodiane che impongono che in una pellicola ci sia anche un personaggio femminile. Sono stata ben felice di scoprire che Joan Clarke è esistita e ha potuto contribuire con il suo intelletto alla soluzione del conflitto mondiale.

sabato 16 maggio 2015

Il Salone Off con Licia Troisi

In questi giorni si sta svolgendo a Torino il Salone del Libro, attorno a cui ruotano numerosissime iniziative sparse per la Città che costituiscono il Salone Off.



Flavia, Elena e Licia Troisi



Nell'ambito di una di queste iniziative, grazie a Flavia e alla Libreria il Gatto Immaginario, abbiamo avuto l'opportunità di conoscere la scrittrice Licia Troisi, una delle maggiori esponenti italiane del genere fantasy.
Per chi non la conosce basti sapere che ha iniziato giovanissima e ha già scritto numerosi romanzi, le saghe: Cronache del mondo emerso, La ragazza Drago e ultimo in uscita Pandora, già tradotti in 19 lingue in 18 paesi, a dimostrazione del successo riscontrato tra il giovane pubblico (e non).
Sono già stati trasformati in fumetti e chissà che non arriveranno anche ad avere una trasposizione cinematografica.

Di persona è graziosissima e simpatica e mi ha piacevolmente stupita che in "real life" sia un'astrofisica attualmente dottoranda in astronomia, a dimostrazione che anche gli scienziati possono scrivere romanzi di successo.

Si è gentilmente prestata a posare con Elena e Flavia per la foto di rito dopo ovviamente avere autografato il suo libro per Elena.

E' stato un bellissimo ed interessante incontro: grazie a tutti!

mercoledì 13 maggio 2015

Google e le donne


Il doodle di Google di oggi è dedicato ad una scienziata nel 127° anniversario della nascita, e mi dà l'occasione di parlare di un'altra donna che ha fatto la differenza nel mondo della scienza.





Si tratta della geofisica Inge Lehmann.



Qualcuno avrà sentito parlare della "discotinuità di Lehmann" la discontinuità sismica esistente sotto i continenti, senza conoscere la provenienza del nome e tantomeno sapere che appartiene ad una donna, che ha dedicato la sua lunghissima vita allo studio dei terremoti e delle loro cause.

Di origine danese La Lehmann fece studi matematici e dopo aver superato l'esame in geodesia prese a far parte del dipartimento di sismologia all'Istituto Geodetico di Danimarca. Dopo la pensione si trasferì negli Stati Uniti dove proseguì i suoi studi.
Molti sono i riconoscimenti per le sue conquiste scientifiche e fu la prima donna a ricevere la medaglia William Bowie (1971) per la geodetica.

venerdì 27 marzo 2015

Non solo fascino



Nella mia rassegna di donne e invenzioni mi è stato suggerito da una amica knitter, di parlare di Hedy Lamarr, la celebre attrice hollywoodiana degli anni '40.



Per mia precisa scelta non parlo di donne divenute celebri nel mondo dello spettacolo o della letteratura, campi in cui le donne hanno trovato minori ostacoli per emergere, ma solo di quelle che hanno dato un contribuito all'evolversi della scienza e della tecnologia.

Perciò, lungi dall'essere soltanto bella e affascinante, questa celebre attrice austriaca naturalizzata americana ha dimostrato anche la sua attitudine alle scienze, che la portò all'idea per un'importante invenzione: mentre cantava accompagnata dal suo amico compositore George Antheil, ebbe una fondamentale intuizione per un sistema di comunicazione crittografato da usare in caso di conflitti.

Il progetto ottenne il brevetto nel 1942 ma l'esercito statunitense e la tecnologia del tempo non erano ancora pronti ad accogliere questa innovazione.

Il 2014 è stato il centenario della nascita di Hedy Lamarr

Hedy Lamarr dovette attendere per la sua personale rivincita il 1962, quando la tecnica da lei ideata con Antheil venne adottata dagli Stati Uniti come sistema di comunicazione a bordo di tutte le navi impegnate nel blocco di Cuba.

Questa idea è servita come base in diverse applicazioni non solo a scopi militari ma anche nella telefonia mobile e nella tecnologia wireless.

sabato 7 marzo 2015

Metroknit: knit in viaggio

Oggi si è svolto il primo Metroknit di Torino con il gemellaggio del gruppo Knit del Lingotto ed il gruppo Donne ai Ferri Corti di Collegno, il tutto grazie alla prima linea di metropolitana di Torino.

Il raduno è iniziato alle 10 all'interno del Lingotto. Dopo esserci riunite, chiacchieranti e festose, siamo andate insieme alla fermata della metropolitana: eccoci alla partenza.





Today was held the first Metroknit of Turin with the twinning group Knit Lingotto and the Collegno Knitting Women group, all thanks to the first metro line in Turin.
The meeting started at 10 in the Lingotto. After we gathered, chatting and joyful, we went together to the metro stop: here we are at the start.

Durante il viaggio abbiamo lavorato a maglia tra la curiosità degli altri viaggiatori




A Collegno ci accolgono le "Donne ai Ferri corti", la foto ricordo è d'obbligo!




All'Ipercoop è tutto pronto per noi: non si può sbagliare strada



E' il momento di un bell'aperiknit tutte insieme!


Un ringraziamento a tutte/i per la bella giornata trascorsa a sferruzzare in compagnia!


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lunedì 2 marzo 2015

Metroknit

In questo post vi segnalo la simpatica intervista fatta da Radio DJ a Cristiana, Fiorella e Federica e la bellissima iniziativa da loro organizzata a cui siete tutti invitati.

Un ideale filo rosso, la linea Metropolitana, unirà sabato 7 marzo 2015 il gruppo Knit del Lingotto - Torino alle Donne ai Ferri Corti - Collegno con la partecipazione del gruppo Knit di Wool Crossing

Ed ecco a voi il primo



Il primo knitting in  viaggio in metropolitana






Per ascoltare l'intervista cliccate qui  LA BOMBA -RADIO DJ


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martedì 30 dicembre 2014

L'anno delle donne

Domani è l'ultimo giorno dell'anno, ripensando agli avvenimenti importanti del 2014 ho deciso di dedicare il post di oggi a 3 donne che in quest'anno hanno conseguito risultati importanti a livello mondiale a dimostrazione che la storia non la scrivono solo gli uomini.

La prima è Samanta Cristoforetti, la prima astronauta italiana, in possesso di due lauree con specializzazione conseguita negli Stati Uniti e che in questo momento ci sta guardando da "lassù" dove si trova in missione nella Stazione Spaziale Internazionale.






La seconda è Maryam Mirzakhani  la prima donna ad avere vinto vinto la medaglia Fields, che corrisponde al premio Nobel per la matematica.
È iraniana, studia geometria iperbolica ed insegna alla Stanford University in California. Per pubblicare la notizia nel suo paese d'origine hanno ritoccato la sua foto aggiungendole il velo.




La terza che intendo menzionare è Malala Yousafzai cui è andato il Nobel per la pace 2014.
Questa coraggiosa ragazza pakistana ha messo a repentaglio la propria vita per esercitare il suo diritto di andare a scuola e si prodiga affinchè sia garantita a tutte le ragazze la possibilità di ricevere un'istruzione.





Colgo perciò l'occasione per augurare a tutti un felice e brillante 2015



Tomorrow is the last day of the year, looking back to the main events of 2014 I decided to dedicate today's post to 3 women who in this year have achieved important results in the world, to demonstrate that history is not written by men only .

The first is Samanta Cristoforetti, the first Italian astronaut, she holds two degrees with specialization achieved in the United States and that, just now, is watching us from "up there" where she is on mission to the International Space Station.

The second is Maryam Mirzakhani the first woman to have won the Fields Medal, which is the Nobel Prize for mathematics.

She is Iranian, she studying hyperbolic geometry and teaches at Stanford University in California. To publish this news in his home country have retouched her picture by adding the hijab (veil).

The third I intend to mention is Malala Yousafzai who won the Nobel Peace Prize in 2014.

This courageous Pakistani girl has risked his life for exercising his right to go to school and struggle to be guaranteed to all the girls the opportunity to receive an education.

So I take this opportunity to wish everyone a happy and bright 2015



lunedì 17 novembre 2014

Prime donne

Il titolo del post di oggi fa riferimento ad un articolo fotografico apparso oggi su Repubblica, cui intendo dare rilievo: le donne che per prime hanno fatto qualcosa di importante sino a quel momento riservato esclusivamente agli uomini.

La riflessione nasce da questo: nella scuola di mia figlia, classe II media, stanno facendo un'attività sugli stereotipi di genere, a cura del Gruppo Abele. Ai ragazzi è stato chiesto di fare nomi di donne importanti, possibilmente senza includere attrici e pop star, e purtroppo non molti sono stati in grado di rispondere.
Per fortuna sono state ricordate donne come M.me Curie e Rita Levi Montalcini, ma non molto di più.

Ribadisco perciò quanto sia necessario e doveroso ricordare e dare un tributo a queste donne, e a quanto hanno fatto affinchè anche le donne potessero aspirare e avere accesso a posizioni prestigiose in maniera egualitaria.

Vedi la galleria


Un piccolo omaggio alla prima donna al mondo che abbia conseguito una laurea: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, che fu proclamata "magistra et doctrix in philosophia" nel 1678.



Altre notizie le trovate qui

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mercoledì 1 ottobre 2014

Non solo knitter

Alcune delle knitter che seguo e con cui ho intrecciato relazioni più o meno virtuali sempre sul filo della lana hanno incominciato a postare delle mini-biografie, per svelare chi sono oltre ad essere sferruzzatrici e amanti della lana.
Ho pensato di prendere anche io spunto e parlare un po' della mia vita di tutti i giorni. Se l'argomento vi annoia skippate pure che non mi offendo.

Il mio viaggio nel web è cominciato per il desiderio di condividere e mostrare quello che mi piace fare piuttosto che per parlare di quello che sono: una descrizione di me stessa attraverso le mani e non attraverso i pensieri, perchè non credo di sapere usare la parola scritta per descriverli (e poi il rischio di annoiare è altissimo).
Inoltre non amo prendermi troppo seriamente (altrimenti tendo al depresso).

Detto questo...


mercoledì 28 maggio 2014

La Nonna del Cobol

Un'articolo sul quotidiano La Stampa di oggi mi ha dato lo spunto per parlare nuovamente di donne che hanno influito sul nostro mondo e il nostro modo di vivere.

La donna cui dedico il post di oggi è considerata la pioniera della programmazione informatica: si tratta di
Grace Murray Hopper (1906-1992).

Chiaramente il suo nome non ci dice molto, ma oltre ad essere  matematico e docente, la signora Grace si arruolò in Marina e diede un enorme contributo allo sviluppo della tecnologia. Fu congedata con il grado di Ammiraglio ed ottenne prestigiosi riconoscimenti durante la sua brillante carriera.

Grace Murray Hopper



All'epoca dei primi computer quasi la metà dei programmatori erano donne, un po' come la maggior parte delle segretarie e delle dattilografe: era necessaria molta pazienza per perforare schede a mano, un lavoro evidentemente noioso e improbo.

IBM



Tornando a Grace dovete tener presente che raggiungere un tale successo in ambito scientifico/tecnologico per una donna, in un paese dove a priori tuttora si ritiene che le donne siano geneticamente svantaggiate nella matematica e nella scienza (esistono programmi scolastici appositi rivolti alle ragazze) è assolutamente straordinario.
Non ha avuto figli, sarà per questo? Mah....

Ha inoltre reso popolare il termine "bug" per il malfunzionamento dei computer, dopo che fu ritrovata una falena nei circuiti...

Il motivo per cui ho iniziato questa "rubrica" dedicata a donne più o meno note è che mi capita di confrontarmi con sciovinisti maschi che per sostenere l'evidente inferiorità intellettiva della donna sfoggiano il fatto che in tutti i campi, dall'arte all'architettura, alla scienza le donne non esistano quasi e di ritrovarmi priva di esempi di personaggi femminili di rilievo.

Perciò voglio dare il mio contributo, seppur piccolo, alla diffusione di notizie su donne che sono riuscite ad emergere, nei più differenti campi.




Nel frattempo divertiamoci a smanettare col computer, inviare mail, cioppettare (o si dice chattare?) su Facebook, con dentro di noi questa piccola consapevolezza: di dover dire grazie anche a Nonna Cobol.




giovedì 22 maggio 2014

Elogio alla lavastoviglie

Con questo post voglio inaugurare una rubrica dedicata ai personaggi femminili che hanno dato il loro contribuito alla cultura ed in qualche modo a cambiare la nostra vita di tutti i giorni.

Durante una delle mie profonde riflessioni, che in genere occupano la mia mente quei dieci minuti mentre aspetto il bus o sono in coda al supermercato, ho riflettuto a proposito delle inventrici.

La lavastoviglie è stata inventata da una donna nel lontano 1887: non una donna qualunque, preoccupata di alleviare il lavoro alle massaie, ma da una signora dell'alta società desiderosa di salvaguardare le proprie preziose porcellane dalle mani, evidentemente maldestre, della servitù.


Electric dishwashing machine, 1917

Ma tant'è, la lavastoviglie ha contribuito alla liberazione della donna, e anche dell'uomo, e a portare la pace in famiglia, altrimenti minata da dispute su chi deve eseguire questa spiacevole mansione.





Lo so, un sacco di gente sostiene di gradire di lavare i piatti, in fondo che ci vuole, è un'attività zen, ma evidentemente non fa parte della mia famiglia.




Perciò ringrazio la signora Josephine Cochrane, la cui memoria è trasmessa ai posteri grazie alla sua geniale intuizione, glisso sul problema ambientale (...fischietta guardando per aria), sferruzzo e mi godo il tempo libero lasciato dal non dover lavare i piatti.

Pe redarre questo post mi sono avvalsa di immagini tratte dal web, spero di non aver violato nessun copyright.