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venerdì 20 maggio 2016

Guanti floreali

Tempo fa ho trovato su Raverly questo bellissimo pattern, "small-flowers-mitts" di una designer norvegese, e ho deciso di realizzarlo per farne un regalo.

E' un pattern che ho subito adorato, molto ben spiegato e per nulla difficile, adattissimo per un dono originale.
In modo fortuito, tramite il mio spacciatore di fiducia, sono riuscita a trovare il filato adatto: Jamieson's Shetland Spindrift, stupenda lana shetland dalle fantastiche tinte.
Lo so, è quasi estate ma io adoro lavorare la lana in qualsiasi momento dell'anno.

Ed ecco il risultato, di cui sono estremamente soddisfatta.


Il modello si lavora con i ferri circolari n. 3, ho apprezzato molto il motivo stranded unito alla lavorazione a forellini che dona un tono elegante ad un accessorio decisamente sportivo.






 Eccoli indossati dalla mia modella...



Spero, ma ne sono quasi certa, che saranno un regalo gradito.
Qui il link alla mia pagina Raverly del modello con altri dettagli e i colori utilizzati.


martedì 8 marzo 2016

Lama Mama


Avevo voglia di sferruzzare qualche cosa di nuovo perciò qualche tempo fa ho chiesto ad Elena se voleva un maglioncino nuovo....

"Sì, ne voglio uno con i lama...", già, e francamente non me lo aspettavo. Ma rimestando nel mio stash sono saltati fuori un discreto numero di gomitoli proprio adatti allo scopo, comprati a caso in giro e avanzati da altri maglioni.


"Ah, sì, ci voglio anche i cuoricini"... e come dire di no?

sabato 13 febbraio 2016

Valentino Day

Nella mia riserva di lana giacevano da tempo due matasse di merino fine che avevo estratto dalla pesca al gomitolo della scorsa estate, che purtroppo si erano rivelate danneggiate.
Faticosamente, dopo averle lasciate in quarantena perchè temevo fossero state aggredite dalle temutissime tarme (vade retro!), sono riuscita a smatassarle ed ad ottenere 150 gr. di lana con un po' di nodini ma alla fin fine utilizzabili. Essendo il filato molto sottile l'ho doppiato due volte, ho ottenuto così uno spessore adatto ad essere lavorato con i ferri del n. 4.

Cosa farci? La tinta mi è sembrata adattissima a lavorarci qualcosa di maschile: niente di meglio che un nuovo sciarpacollo per il marito.

Ho cercato un po' tra pattern che potessero andare bene e la mia scelta è caduta su questo:

punto canestro

Le istruzioni sono per lavorare lo schema in piano, non è stato difficile adattarlo per la lavorazione in tondo dato che è provvisto di grafico. Si tratta di un motivo reversibile, diverso sui due lati, che si ripete su un multiplo di 12 maglie. Io ho avviato 192 maglie.



Come vedete non è nulla di particolarmente complicato, anche se io riesco sempre a sbagliare e a trovarmi costretta a disfare. Cerco sempre di fare qualcosa di diverso per non annoiarmi ma quando eseguo questi schemi a volte non riesco a capire se mi sto divertendo o stufando...ad ogni modo trattandosi di una sciarpa il lavoro non risulta troppo lungo.



Terminato il lavoro l'ho lavato per bloccarlo, con cura ho nascosto tutte le codine, ed eccolo pronto giusto in tempo per San Valentino!




Sono soddisfatta del risultato, ed anche il marito!

Buon San Valentino!


lunedì 2 novembre 2015

La sciarpa del Matematico

"Ecco! Per me non fai mai niente!". La fatidica frase che mi sento ripetere dal maritozzo, maglisticamente trascurato. E' giunto perciò il tempo per mettere mano a qualcosa anche per lui, che non ama i maglioni di lana ma apprezza molto sciarpe e berretti a protezione dal freddo torinese.

Avevo a disposizione da tempo delle matasse di filato misto lana-seta che ho doppiato perchè molto sottile, di un bellissimo grigio perla, donatomi da una gentile signora incontrata ad un sabato di knitting.
Dopo averci pensato su parecchio mi sono decisa a fare una sciarpozza personalizzata per il marito.
Quale miglior scelta che realizzare una sciarpa nastro di Moebius con un motivo reversibile?

Ed ecco qui La sciarpa del Matematico.


Il motivo che ho scelto è Parallelograms: un pattern reversibile che si può indifferentemente lavorare sia con i ferri diritti che con i ferri circolari in tondo senza bisogno di adattamento (strano ma è così, provare per credere).
Si lavora impostando le maglie in multiplo di dodici, per questa sciarpa ho avviato 324 maglie (non finivano più).



Il modello di sciarpa di questo tipo è comodissimo: non si rischia di perdere la sciarpa e si può indossare in diversi modi. Il filato inoltre ha reso moltissimo, ne sono bastati 150 gr.: il risultato è un tessuto estremamente morbido e confortevole, oltre che leggero.

Finalmente anche il marito, e matematico, è soddisfatto!

lunedì 12 ottobre 2015

Like a pea in a pod

Ideare qualcosa di nuovo per Cuore di Maglia mi dà enorme soddisfazione, inoltre le cuoresse (e cuoressi, sì, ci sono anche degli uomini) sono assetate di novità da realizzare per i piccoli delle TIN, perciò traendo ispirazione dall'Ortolana, di cui ho parlato nel mio precedente post, ho realizzato questo completino "baccello": sacco nanna con il berretto coordinato.

Per dargli un nome ho parafrasato il famoso modo di dire "stare come due piselli in un baccello" ("be like two peas in a pod") ad indicare un luogo confortevole e naturale in cui si sta magnificamente: un accogliente e coccoloso sacco nanna per un bimbo piccolino.




Pensando ai bimbi, e ai piselli, mi è anche tornata alla mente la celebre fiaba di Andersen "Cinque in un baccello" che è sempre divertente da leggere:

"C’erano una volta cinque piselli nello stesso baccello: erano tutti verdi, il baccello era verde, e perciò credevano che tutto il mondo fosse verde. Sin qui, bisogna dirlo, avevano un po’ di ragione."




lunedì 19 gennaio 2015

Zigzag

Prima di Natale, in un mercatino natalizio, ho comprato una delle matasse di Flipbrat, 100% lana merino tinta a mano, di questo bel colore blu per fare un nuovo scaldacollo ad Elena.






Ho scelto uno schema semplice con un motivo a zigzag che ha il grosso pregio di essere reversibile e semplice da lavorare sia in piano che in tondo.
Ho avviato 108 maglie, multiplo delle 12 maglie dello schema.




Ho usato i ferri n. 4 ed il lavoro è risultato compatto, morbido e caldo.




Per aggiungere una piccola variazione a quello che risulta essere un semplice tubo, ho lasciato uno spacchetto sul bordo aggiungendo 4 maglie lavorate a legaccio.

Lavorato, indossato!

Before Christmas, in a little local Christmas market, I bought one of the skeins of Flipbrat, 100% merino wool hand-dyed, in a beautiful blue color to knit a new neck warmer to Elena.
I chose a simple zigzag pattern that has the big advantage of being reversible and easy to work flat or in the round.

I cast on 108 stitches, a 12 multiple pattern.
I used needles n. 4 and the work was compact, soft and warm.
To add a little variation in what appears to be a simple tube, I left one rip on the edge, adding 4 stitches worked in garter stitch.

Knitted and weared!

lunedì 22 dicembre 2014

Ferri circolari,questi sconosciuti

Nel frequentare il web mi sono resa conto che molte persone che lavorano a maglia si chiedono ancora che ci sia di vantaggioso nell'usare i ferri circolari rispetto a quelli diritti, se non addirittura c'è ancora qualcuno che non li ha mai visti.



Ho deciso allora di scrivere questo post dedicato proprio ai ferri circolari per valutarne i pregi ed i difetti.

Ecco quelli che secondo me sono i vantaggi:
  1. Si può lavorare in tondo. Io ho iniziato a lavorare in tondo coi ferri a doppia punta perchè non conoscevo ancora il "magic loop" che consente di lavorare anche circonferenze più piccole pur disponendo di una sola misura di cavi. Lo svantaggio dei ferri a doppia punta è che sono meno maneggevoli e tendono a scivolare via dal lavoro
  2. Si possono realizzare capi senza cuciture. 
  3. Si possono realizzare capi con molte maglie avviate come maglioni interi e scialli.
  4. Sono più maneggevoli e perciò si può lavorare a maglia ovunque senza rschiare di infilazare qualcuno, con i gomiti appoggiati e persino stando stravaccati in poltrona.
  5. L'uso non provoca dolori alle spalle come invece può accadere con i ferri diritti.
  6. Lavorare in tondo la maglia rasata diventa ancora più facile in quanto si lavora esempre a diritto.
  7. Rende più semplice lavorare con il sistema continentale, ovvero con il filo a sinistra, ed è ancora più veloce.
 Veniamo ai difetti:
  1. Non sono facili da reperire, specialmente quelli buoni, quelli che si trovano sono la maggior parte delle volte talmente pessimi da scoraggiare chi prova ad usarli per la prima volta da usarli una seconda.
  2. Può succedere che la mano non sia proprio regolarissima.
Dato che con ogni evidenza i vantaggi, almeno secondo me, superano di gran lunga i difetti veniamo a parlare del tipo di ferri circolari da scegliere.
Scartati tutti quelli "grigi" delle uniche marche che si trovano in giro (Prym e Pony) e quelli cinesi di bamboo venduti a mazzi bisogna in primo luogo decidere il materiale che preferiamo.
Io che preferisco il metallo ho risolto tutti i miei problemi investendo qualche soldino e comprando il kit KnitPro Nova Metal di ferri intercambiabili che mi sento di consigliare. Li ho comprati on-line.
Esistono anche in legno, bamboo, plastica e fibra di carbonio, in kit da 3 a 8 paia di punte con relativi cavi e "tappini".

Esistono anche altre marche altrettanto valide: i Denise, i Clover, gli HiyaHiya e gli Addi.

Gli Addi, di cui ho comprato quelli fissi in metallo, sono veramente ottimi,ma il kit di quelli intercambiabili è più costoso.

Per chi è alle prime armi, non vuole spendere molto e ha la possibilità di passare in un negozio Tiger con 3 euro si toglie la paura: infatti si possono trovare ferri circolari fissi n. 3, 4 e 5.

Qui in link dove potete trovare molte informazioni sui ferri circolari


In attending the web, I realized that many people who knit who still wonder that is advantageous to use of circular needles instead the straight ones, or if not there is still someone that has not ever seen them.

So I decided to write this post dedicated just to circular needles to assess their strengths and weaknesses.

Here are the ones I think are the advantages:

You can work in the round. I started to work in the round with double pointed needles because they do not yet know the "magic loop" that allows you to work even smaller circles despite having only one measure of cables. The disadvantage of double pointed needles is that they are less easy to handle and tend to slip away from work
You can create seamless garments.
You can make garments with many casted-on meshes as sweaters and shawls.
They are easier to handle and therefore you can knit anywhere without skewer someone, with backed elbows and even being sprawled in an armchair.
The use does not cause shoulder pains as it can happen with straight needles.
Working round the stockinette stitch becomes even easier as you work always knit wise.
Makes it easier to work with the continental system, or with the wire on the left, and it's even faster.

We come to the defects:
Are not easy to find, especially the good ones, those that are found are most of the time so bad as to discourage those who try to use them for the first time don't use them again
It can happen that the work is not just very regular.

As with all evidence the advantages, at least in my humble opinion, far outweigh the flaws we come to speak of the kind of circular needles to choose from.

Discarded all those "gray" of the only brands that are around (Prym and Pony) and Chinese bamboo sold in bunches must first decide on the material that we prefer.

I prefer the metal so I solved all my problems by investing some money and buying the kit knitPro Nova Metal Interchangeable needles that I would recommend. I bought them online.
There are also in wood, bamboo, plastic and carbon fiber, in kit form from 3 to 8 pairs of tips with its cables and "caps".
There are other brands as valid: the Denise, the Clover, the HiyaHiya and Addi.
The Addi, which I bought the normal ones in metal, they are really good, but the interchangeable kit is more expensive.
For beginners, who do not want to spend much and has the opportunity to go into a Tiger store with 3 euro and no fear: in fact you can find circular needles n. 3, 4 and 5.



martedì 25 novembre 2014

Collo con foglie

Avendo a disposizione nel mio stash diverse belle matasse, che giacciono nei  cassettoni ormai da diverso tempo, mi sono finalmente decisa ad utilizzarle e a scegliere il pattern più adatto ad ognuna.



Non riuscivo a decidere cosa realizzare con una matassa  Woollisa, 100 grammi di merino e nylon, di un bellissimo colore sfumato dal verde all'azzurro e alla fine la mia scelta è caduta su questo facile scaldacollo: Dapple-cowl, gratuito, solo in inglese.

Molto caldo e avvolgente dà un tono di eleganza all'abbigliamento di tutti i giorni.

domenica 26 ottobre 2014

Autunno

Siamo oramai in autunno ed incominciano ad essere necessari sciarpe e berretti ed è sempre bello sfoggiarne di nuovi.

Quale occasione migliore per sferruzzare alcuni bei gomitoli pescati dalla mia scorta e che non aspettavano altro che essere utilizzati.

Per questi due gomitoli di Noro Kirara ho scelto un pattern veramente semplice, il sandy-1-ball-cowl, questa lana non ha bisogno di lavori complicati per dare il meglio di sè.



venerdì 26 settembre 2014

Rasta Tam - lo schema



Come vi avevo promesso e ringraziando le knitter che si sono prestate a testarlo, ecco il pattern.

Ovviamente potete usare i colori che volete o che avete a disposizione.



sabato 23 agosto 2014

L'estate sta finendo

L'estate sta finendo (e un anno se ne va...) e qui ci si prepara per l'autunno, anche se speriamo di poterci godere ancora qualche giornata di sole, di cui la nostra estate è stata piuttosto parca.

Ho finito il maglioncino Corolla per Elena, utilizzando un bel gomitolone pescato dalla mia scorta.

Si tratta di un bel modello top-down, per niente difficile da fare e che si lavora abbastanza velocemente.



L'ho realizzato un po' più lungo, cosicchè risulti un vestitino, gli inverni torinesi sono piuttosto rigidi...


mercoledì 20 agosto 2014

Rasta Tam

Elena è sempre fonte di nuovi stimoli e mi ha chiesto di realizzarle un berretto Rasta.
Non ne conosco il motivo: non è appassionata di Bob Marley o della Giamaica, nè tantomeno è seguace del Rastafarianesimo, ma con ogni probabilità le sono piaciuti i colori.

Dato che adoro fare berretti, avevo in casa degli avanzi di lana dei colori giusti, dopo aver fatto una breve indagine sul web,  mi sono cimentata.

Questo il risultato, apprezzatissimo da Elena. Il berretto è molto morbido, adatto anche a folte capigliature, si realizza velocemente ed è ottimo come stash-buster, ovvero per far fuori avanzi di gomitoli vari.



Occorrono un po' di avanzi di lana nei seguenti colori: rosso, giallo, nero e verde da lavorare con i ferri n. 5. Io ho usato della pura lana 100% merino, tipo Sesia-new-jersey oppure Baruffa-merinos-otto



La fascia dei triangoli l'ho realizzata con la tecnica dei ferri accorciati per non avere tutti i fili all'interno del berretto.


Il berretto è realizzato bottom-up, ovvero partendo dal basso, il bordo è a coste 2/2.



La cima a spicchi del berretto è realizzata con 6 diminuzioni ogni giro.

Al più presto sarà disponibile anche il pattern, grazie alla gentilezza di due tester che si sono offerte volontarie.

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lunedì 4 agosto 2014

Pusterthal

Nei gironzolamenti vacanzieri per negozi quest'anno mi sono imbattuta in un grazioso negozietto a Bressanone, Plunger, dove ho trovato un fantastico gomitolo di sock yarn della Opal, Surprise.

Non potendo resistere ho avviato subito le maglie in un cast-on compulsivo da cui è scaturito questo berretto che ho dedicato alla bellissima Val Pusteria e a cui ho dato il nome Pusterthal.









E' realizzato con la tecnica entrelac, mentre il bordo è realizzato a coste 2/2.
Avviando 120 maglie il risultato è piuttosto morbido, perciò adatto anche a chi ha i capelli lunghi.
Sono stati sufficienti 50 gr., con gli altri 50 gr. farò dei guantini.

La particolare tecnica di esecuzione risulta esaltata dal filato che cambia colore e che forma settori di tinte differenti e contrastanti.
Il mio giudizio su questo filato è ottimo: bello ed elastico da lavorare, fila che è un piacere.


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venerdì 2 maggio 2014

Stellina

In questo periodo sto lavorando nuovamente per Cuore di Maglia.
Dopo la realizzazione dei tulipani per lo stand a Messer Tulipano (Pralormo) che giungeranno anche a Maggio al Poggio dove sarà nuovamente presente lo Stand, ho continuato con alcuni berrettini.

E mentre realizzavo il Millegusti di Cristiana con la lana avanzata ne ho realizzato anche un altro e l'ho chiamato Stellina.




Il motivo a stella è ottenuto con la tecnica dell'entrelac, non ho disponibile il pattern perchè l'ho lavorato di getto ed è più complicato da scrivere che da fare.




Qui lo vedete fotografato assieme al berrettino Millegusti, il kit per realizzarlo ci è stato consegnato al Camp 5 di Cuore di Maglia.
Il motivo è ottenuto con diminuzioni, aumenti e ferri accorciati, come il Trottolina.






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lunedì 25 novembre 2013

Babusciarpa

Grazie al Khallowen delle Lqa sono finalmente riuscita a realizzare un capo per il più trascurato della famiglia: il marito.

A differenza di altri mariti di cui ho sentito raccontare lui indossa volentieri i capi che confeziono, e visto che si è lamentato che sferruzzo per tutta la famiglia tranne che per lui, ecco qui un bel sciarpacollo maschile.








Il modello è Oats nella versione lunga, io ho usato un filato di peso differente e leggermente peloso (lo stesso di Iopossum), ma il risultato è stato soddisfacente. La lavorazione è in tondo con i ferri circolari.
La sciarpa risulta così molto comoda perchè si può indossare semplice o con il doppio giro e non si rischia di perderla.

E' motivo per me di grande soddisfazione il fatto che il marito la indossi, visto anche le giornate fredde di questo fine autunno.

Lo so sono un po' in ritardo con le pubblicazioni sul blog...ho sui ferri diversi lavori. Stay tuned!

giovedì 10 ottobre 2013

Berrettone Morbidone

Grazie al gruppo su FB il Club dei Cappelli Matti si viene a conoscenza di un sacco di pattern di berretti bellissimi.
Perciò, complice del fatto che ho una nipote adolescente cui volevo fare un dono personalizzato mi sono lanciata nella realizzazione dello Slouchy's-no-slouch.

Per realizzarlo ho scelto un bel filato della Grignasco, il Camel Hair che è del peso giusto ed è veramente morbissimo. Il colore è il n. 1270, verde "ottanio".
A chi fosse interessato a questo filato consiglio di sbrigarsi a farne incetta perchè a breve la Grignasco non commercializzerà più i suoi prodotti in Italia (lo so, ferale notizia).









E per le lettrici con qualche difficoltà con l'inglese ecco la versione italiana.
Ringrazio l'autrice Lea Kobayashi per l'autorizzazione, potete vedere la sua pagina Facebook lulu.handknits.nyc e il suo Etsy Shop luluknitsnyc


venerdì 30 agosto 2013

Spiral Cap&Mittens

Mentre ero al mare ho finalmente testato lo Spiral Noro Cap di Filambulle di cui ho ottenuto il permesso per la traduzione.

E' un berrettino non difficile ma di effetto, specialmente poi se si usa un filato come il Noro Kureyon.
Io ho pescato dal mio stash, ho adattato il numero di maglie al filato e il risultato è questo.






Spiral Noro Cap versione in italiano qui



Non contenta ho anche creato un paio di guantini senza dita coordinati al berretto, ma non so se riuscirò a scrivere lo schema...





Per la mia versione di questo berretto ho utilizzato un filato sport da lavorare con i ferri circolari n. 4

Taglia: 56-58 cm
Tensione:
20m x 32 f = 10 x 10 cm
Difficoltà: media

Istruzioni

Avviare 96 maglie.
Unire in tondo e aggiungere un marcapunti
Lavorare a coste 2/2 per 14 ferri.

Il procedimento è uguale a quello precedente, l'unica differenza è che si otterranno 12 spicchi invece che 10.




lunedì 15 aprile 2013

Tutti per un Cuore, un Cuore per tutti!


Anche quest'anno ho partecipato al Camp di Cuore di Maglia, un'occasione fantastica per conoscere un sacco di persone che condividono la stessa passione e lo stesso Cuore.
Un momento importante che regala un sacco di energia per il futuro con tanti progetti e tante novità.

Per cui oggi vi beccate il mio personalissimo resoconto di queste due giornate, ho scelto tra gli scatti migliori per un affettuoso tributo a tutte le persone che ho incontrato e reincontrato.




Foto
La location: tenuta La Pomela

domenica 3 marzo 2013

Finiamola con 'sti UFO

No, il tema di oggi non sono gli alieni, bensì gli UnFinished Object, ovvero i lavori non finiti.

Purtroppo, come maniaca dei ferri, ho il difetto di incominciare un sacco di lavori che poi giacciono abbandonati anche troppo tempo.

Stimolata dal KAL dei buoni propositi delle Laniste Quasi Anonime, con il nuovo anno ho perciò deciso di darmi da fare per finire un po' di lavori fermi sui ferri.

Sono riuscita a terminare il Novella, il mio primo scialle incominciato da Wool Crossing il 6 ottobre dell'anno scorso e finalmente terminato a Natale.

Complice il maritozzo e anche la bella giornata finalmente riesco ad avere delle foto pubblicabili.








Per realizzarlo ho utilizzato una matassa di Araucania Botany Lace, un filato stupendo e veramente bello da lavorare. Con una matassa da 100 gr.si realizza tutto lo scialle.

Ho riscontrato qualche difficoltà a trovare un modo di chiudere le maglie che fosse veramente elastico e non sono sicura di esserci riuscita appieno. Dato che non amo usare il ferro da stiro il bloccaggio l'ho fatto ad acqua con un detersivo per capi in lana.

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giovedì 28 febbraio 2013

Gatti e gomitoli

Nel quartiere in cui abito esiste una simpatica libreria che si chiama Il Gatto Immaginario, frequentata da altrettanto simpatiche persone che oltre ad amare la lettura amano anche le attività manuali e artistiche.
Per cui arriviamo all'argomento di questo post: mi hanno chiesto di insegnare a loro a lavorare a maglia.

Ovviamente lusingata da questo loro desiderio ed entusiasta all'idea di fare proseliti e ampliare la schiera di appassionate di maglia abbiamo organizzato assieme a Flavia, la proprietaria, il mio primo workshop destinato alle principianti, per la realizzazione di uno scaldacollo.




Ed eccoci al lavoro: dopo aver rovistato tra gomitoli e ferri, giornali e libri, si parte con il progetto.
Ho pensato di iniziare subito con un accessorio invece che con degli imparaticci in modo che le partecipanti non si annoiassero e fossero invece stimolate dall'idea di avere subito un prodotto finito e pronto da indossare.
Per ora ho scelto di far utilizzare i ferri diritti ed il cosiddetto metodo di lavoro "english" più familiare ai più. In futuro, se ci sarà l'interesse, potremo passare ai ferri circolari e al metodo "continental".




Superato il primo ostacolo dell'avvio delle maglie ecco le partecipanti intente a contare i punti. Ovviamente non poteva mancare un bel te caldo e, vista la stagione, un cabaret di bugie. Tutto molto apprezzato dalle sferruzzatrici!



Insomma, il workshop è stato un successo e perciò ci rivedremo alla prossima puntata!