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lunedì 11 maggio 2015

Panini al cioccolato con la macchina del pane

Oggi ho sperimentato la ricetta dei "pangoccioli": per la nostra colazione abbiamo bisogno di qualcosa di stuzzicante che non ci induca a fare la colazione al bar, comodo sì, ma anche dispendioso.


Prima e dopo

Il web è strapieno di ricette di tutti i generi, ne ho consultate parecchie e non riesco a ritrovare il link di quella cui mi sono ispirata, ma grossomodo il procedimento per la macchina del pane è questo.

Ingredienti da introdurre in quest'ordine

130 gr. di acqua tiepida
130 gr. di latte tiepido
1 uovo sbattuto
30 gr. di burro
30 gr. di olio evo
1/2 cucchiaino di sale

200 gr di farina bianca
300 gr di farina Manitoba
100 gr. di zucchero
1 bustina di vanillina

1 cucchiaino di lievito di birra secco
1 cucchiaino di lievito madre secco

Avviare la macchina del pane con il programma di solo impasto (quello per la pizza per intenderci).

Una volta ottenuto l'impasto aggiungere 50 gr. di gocce di cioccolato e con le mani unte di olio impastare nuovamente. Suddividere l'impasto in panini grandi come un uovo, porli su  una teglia rivestita di carta forno e lasciarli lievitare ancora (almeno un'altra mezz'ora).
Cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 15-20 minuti o fino a quando i panini non sono dorati.
Li ho assaggiati e sono buonissimi, quindi vi potete fidare!

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martedì 10 marzo 2015

Torta salata in 6 abili mosse (col cavolo)

L'altra sera, con l'intenzione di cucinare degli pseudo ramen di Naruto , ho comprato del cavolo cinese .

Disponendo pertanto di un surplus di tale ortaggio mi sono cimentata nella preparazione di relativa torta salata.

Ed eccone la ricetta, da eseguire in 6 abili mosse
Prima di tutto gli ingredienti occorrenti:

Ingredienti

n.1 cavolo cinese
misto per soffritto (carota, sedano, cipolla)
n. 1 confezione di ricotta (250 gr.)
n. 3 uova
n. 1 confezione di pasta brisee
qualche fetta di prosciutto cotto
sale
pepe
erbe di Provenza (facoltativo)
formaggio stagionato a piacere (facoltativo)

1. Cucinare il cavolo al vapore dopo averlo ridotto a striscioline, aggiungendo un po' di misto per soffritto, sale e qualche erbetta per insaporirlo.




2. Nel frattempo in una terrina sbattere le uova con la ricotta, sale e pepe.




3. Stendere la pasta in una teglia e foderarla con il prosciutto cotto. Preriscaldare il forno a 180°C.



4. Quando il cavolo è cotto mescolarlo al composto di uova e ricotta eliminando il liquido di cottura. Aggiustare di sale.



5. Versare il composto nella sfoglia dentro alla teglia. Aggiungere formaggio grattugiato a piacere. Infornare a 180°C e cuocere per 40 minuti o fino a quando la superficie non è leggermente rosata.




6. Sfornare e gustare!




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venerdì 30 gennaio 2015

Torta burek doppio ripieno

I burek sono degli involtini di pasta sfogliata con diversi ripieni e sono un tipico antipasto della Turchia e, con nomi differenti, di diversi paesi del vicino oriente.
Per realizzarli occorre una pasta sottilissima che si chiama brik (Tunisia) o fillo (Grecia) di non semplice reperimento.
Facendo la spesa la scorsa settimana nel mio abituale supermercato l'ho trovata e così ho deciso di provarla.

Ho scartabellato un po' su internet per farmi un'idea dei diversi usi cui si presta questa pasta , mi sono ingegnata e vi propongo qui la mia ricetta personalizzata

Torta burek al doppio ripieno

Ingredienti:
una confezione di pasta fillo
100 gr formaggio feta
100 gr ricotta
400 gr di biete o erbette
400 gr. di patate
1/cipolla
100 gr. di prosciutto cotto tagliato spesso
1 uovo
menta secca
formaggio pecorino
olio evo
burro
sale



Procedimento.
Preparate i due ripieni:
Ripieno 1: cuocere al vapore le biete con la mezza cipolla, nel frattempo sbriciolare il formaggio feta, mescolarlo con un uovo sbattuto, un pizzico di sale ed un pizzico di menta (facoltativo). Una volta tenere tritare grossolanamente le biete con un coltello e mescolarle con il composto di formaggio.
Ripieno 2: pelare e lessare le patate, tagliare il prosciutto a dadini. Una volta cotte schiacciare le patate in una terrina, mescolare la ricotta, aggiungere il prosciutto a dadini, una grattata di pecorino e un pizzico di sale.
A questo punto stendere su un ripiano i fogli di pasta fillo, spennellare un foglio alla volta con olio evo, piegarli in due, spennellare nuovamente, stendere una parte del ripieno e arrotolare formando un involtino. Procedere in questo modo fino a terminare tutti gli ingredienti.
Posizionare gli involtini in una teglia per lasagne, cospargere con formaggio pecorino grattugiato, ricoprire con un foglio di pasta e spennellare con burro fuso.

domenica 22 giugno 2014

Assaggiati per voi: Giappone

Come sapete in casa mia abbiamo la passione per il Giappone e ovviamente riguarda anche la cucina e la gastronomia.

Abbiamo perciò scelto alcuni snack e merende tipici giapponesi e li abbiamo assaggiati per voi.




Incominciamo da quelli "salati"

OTSUMAME KAZOKU (salatini per aperitivo):
Questo tipo di snack sono venduti in pacchetti, sono dei salatini di farina di riso in varie fogge con aggiunta di pescetti secchi, arachidi e piselli al wasabi. Il gusto è comunque dolce mescolato al salato.
Non hanno nulla a che fare con quelli che a volte si trovano al supermercato e non sono così buoni.

PISELLI AL WASABI:
Sono piselli seccati ricoperti di wasabi (salsa di rafano verde): sono croccanti e dal gusto dolce e piccante (molto piccante). Possono creare dipendenza...






Le merende dolci

SAKURA MOCHI:
sono i miei preferiti: palline di riso glutinoso ripiene di marmellata di fagioli rossi (azuki) e ricoperti con una foglia di ciliegio (da cui il nome sakura). Hanno il gusto tenuamente dolce che contrasta con il gusto salato e la consistenza della foglia di ciliegio. E' una variante dei wagashi, dolci tipici giapponesi.

FUNWARI YAKI AL THE MATCHA:
Sono merende composte da due specie di pancake imbottiti di marmellata di fagioli con l'aggiunta di gelatina al the matcha dal tipico colore verde. La consistenza dei pancake è leggermente spugnosa e un po' asciutta.

DANGO
Sono palline di farina di riso, infilate su uno stecco ed in questo caso caramellate. Ovviamente prevale il gusto del caramello che le riveste. Possono anche essere colorate e di altri gusti.

MARUKAWA CHEWING GUM
Sono gomme da masticare al gusto di frutta ricoperte di zucchero, Marukawa è il nome commerciale, ricordano un po' le palline di chewing gum che si trovavano una volta nei distributori.


Tutte queste delizie noi le troviamo nel grazioso angolo di Giappone di Yukiko che si trova qui a Torino.


Yukiko il Mondo del Giappone

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martedì 1 aprile 2014

Avocado zenzero e tonno

Dall'altro giorno è avanzato un avocado, non era ancora maturo.

Oggi l'ho tastato e mi è sembrato tenero al punto giusto.
Ho dato una scorsa sul web per vedere come utilizzarlo e poi ho deciso di fare di testa mia.

Perciò ecco qui la versione personalizzata degli avocado ripieni.





venerdì 28 marzo 2014

Guacamole

Aria di Messico in casa nostra.

Complice un simpatico filmato su youtube, la Guacamole song di Rett&Link (che vi consiglio vivamente di guardare), ci è venuta voglia di provare questa saporita ricetta.




Inoltre Elena, presa da sacro furore etnico-gastronomico ha voluto sfogliare tutti i miei libri di ricette etniche per trovare altri piatti per allestire un'autentica cena messicana, mentre mio marito ci osservava preoccupato (per il suo stomaco e per la sua dieta).

Ammetto di non aver mai prima d'ora provato a cucinare piatti messicani, colpa anche di una pessima esperienza fatta anni fa in un insulso ristorantino Tex-Mex ad Antibes.

mercoledì 24 aprile 2013

Giappo-mania!

Sono molti ad essere affascinati dall'oriente e dal Giappone, per l'arte, la cucina, la cultura, il design e perchè no, il cinema d'animazione e i fumetti.

Anche noi non siamo rimaste immuni e perciò, per assecondare Elena in questa sua passione, ci siamo lanciate e ci siamo iscritte prima ad un laboratorio di cucina presso l'associazione Sakura e ora ad un breve corso di giapponese presso il negozio di Yukiko.

 Ed ecco alcune immagini del workshop di Obento: abbiamo imparato a fare gli Onigiri (polpette di riso ripiene), abbiamo visto come si preparano le Karaage (bocconcini di pollo fritto) e le Tamagoyaki (frittatine).

O-Bento!

giovedì 15 novembre 2012

Dolce intermezzo



Nella mia dispensa tengo svariati tipi di farine da quando abbiamo bandito le merendine: sì, comode, ma assolutamente ingrassanti, ed era necessario perciò trovare un'altra soluzione.
Mi sto cimentando quindi da un po' di tempo con ricette di pane dolce e muffin per fare delle merende ad Elena un po' più adatte ad una sana alimentazione.

Dopo svariati esperimenti non del tutto coronati da successo sono finalmente riuscita nell'intento.

Ho ottenuto dei panini all'uvetta morbidi, non troppo dolci ma molto appetibili, adatti a colazioni, merende e spuntini, anche con una spalmata di marmellata (o con il golfetta, come ha fatto il maritozzo!)





Perciò vi passo la ricetta, ispirata da quella di Giallo Zafferano (cui vanno i miei ringraziamenti)

Pagnottelle all'uvetta

Ingredienti
250 gr di farina ai cereali (più ce ne sono meglio è)
150 gr di farina bianca "00"
100 gr di farina manitoba
1 cubetto di lievito fresco
80 gr di zucchero semolato +1 cucchiaio
200 ml di latte parzialmente scremato
70 gr di burro a temperatura ambiente
100 gr di uvetta
2 uova intere
1 cucchiaio di zucchero
1/2 cucchiaio di sale

Procedimento
Versare le farine in una ciotola capiente,  aggiungere lo zucchero, formare la fontana e cospargere con il mezzo cucchiaio di sale.
Sbriciolare e far sciogliere il lievito nel latte tiepido insieme al cucchiaio di zucchero e lasciare riposare in luogo tiepido per 15 min. fino ad ottenere una schiuma (volendo si può utilizzare il microonde per 1 min. sulla funzione defrost).
Nel frattempo aggiungere all’impasto il burro fatto fondere e le uova e con un cucchiaio iniziare a mescolare.
A questo punto versare il latte con il lievito  e continuare a mescolare delicatamente.
Ottenuto un impasto morbido lasciare lievitare coperto in luogo tiepido almeno un'ora. Io uso il trucco di immergere la ciotola con l'impasto in una tortiera piena di acqua calda.

Una volta lievitato l'impasto aggiungere l'uvetta ammollata, asciugata ed infarinata, impastare fino ad ottenere un impasto liscio e compatto.
Con le mani infarinate, l'impasto rimarrà un po' molle e appiccicoso, dividere la pasta in pagnottelle della grandezza del palmo (si otterranno 12 pezzi), trasferirle sulla teglia ricoperta di carta forno, spennellare con il latte e un po' di zucchero e lasciare lievitare ancora almeno 1/2 ora.

Scaldare il forno a 180°. Cuocere le pagnottelle nel ripiano centrale del forno per 15 minuti o fino a cottura ultimata.



Per conservarle è possibile anche surgelarle per scongelarle poi all'occorrenza.

Buonissime!

domenica 10 giugno 2012

Una festa da urlo


Sabato ho organizzato la festa per il compleanno di Elena.
Dobbiamo sempre anticipare la data perchè essendo Elena nata a luglio spesso siamo in vacanza e così non potrebbe festeggiare con i suoi amici.

Quest'anno ho deciso di preparare la festa in casa con poche amichette e così ho dovuto fare da animatrice a nove preadolescenti scatenate.

Festa di Elena!


Affinchè la festa non si riducesse appunto all'urlo del titolo, ma in senso letterale, ho cercato di industriarmi, da brava mamma crafter.

Perciò primo step: pensare ad un gioco semplice per intrattenere le belve. Cosa meglio del Twister?
Perciò abbiamo realizzato la nostra versione casalinga con un pezzo di lenzuolo recuperato e un po' di colori acrilici e per stoffa.

Le istruzioni le trovate qui e qui (in inglese ma più complete)

DIY Twister


Il collaudo

All'ingresso ho poi affisso uno striscione di carta su cui le invitate hanno scritto gli auguri alla festeggiata e su cui hanno poi lasciato messaggi di gradimento della festa (cosa che mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo...)
Altre risorse messe in campo: i soliti palloncini con cui sono andate a giocare in cortile e le bolle di sapone, che hanno potuto poi portarsi a casa come ricordino della festa.

Secondo step: il buffet

Dato che come al solito mi vengono idee luminose che poi cerco di realizzare autonomamente ho cercato di fare una Torta Castello delle Principesse.
Ovviamente mi è risultato impossibile tenere lontana la festeggiata cui volevo fare la sorpresa...




Questa è la torta, che ammetto non è un granchè, spero che mi perdoniate almeno per lo sforzo...




A completare il buffet le solite cose (le uniche che apprezzano i bambini):
patatine, pop-corn, focaccia bianca, pizza rossa e bibite.
Per evitare di buttare poi le bibite avanzate le ho comprate tutte monodose, compresa la coca-cola, che ho trovato in vendita in piccole lattine.
Piccolo colpo di genio: fare realizzare alle bambine collane con le caramelle e i marshmellows che poi si sono mangiate.

La festa è proseguita secondo lo standard: auguri, canto della canzoncina, spegnimento delle candeline, applausi, taglio e distribuzione della torta. Sono andate benissimo le torri, ottenute con dei biscotti Ringo.
Dopodichè apertura regali, tutti molto graditi: soprattutto libri e poi cose utili e simpatiche.

Per fortuna le bambine hanno dimostrato di avere apprezzato la festa e di essersi divertite (visto la fatica che ha comportato per me)! E soprattutto la festeggiata è rimasta contenta e soddisfatta di avere avuto le sue invitate a casa!



domenica 3 giugno 2012

Una giornata in verde

Sabato 2 giugno si è svolta l'annuale grigliata con il Gruppo Scout Torino 1 CNGEI, che è il gruppo che frequenta Elena.

La tavolata

Niente di strano, ma ho voluto dedicare questo post agli scout di mia figlia in quanto è un gruppo scout laico di cui magari molti ignorano l'esistenza.

Si tratta del primo gruppo scout nato in Italia con il nome di Giovani Esploratori Italiani, ispirato come tutti gli altri gruppi agli scout fondati da Baden Powell. Altra caratteristica la divisa verde invece che azzurra.

A parte il cenno storico si tratta di ragazzi in gamba cui noi affidiamo i nostri ragazzi affinchè imparino a vivere in gruppo in mezzo alla natura e a condividere esperienze, tutto attraverso il gioco.

I grigliatori al lavoro
I Vecchi Lupi si sono dedicati a grigliare quintalate di carne, con un occhio di riguardo anche ai vegetariani grazie alla preparazione di verdure grigliate.

I dolci

Le famiglie si sono occupate di portare gli antipasti e i dolci. E' un modo per condividere un momento
conviviale tutti insieme anche noi genitori.




Io ed Elena ci siamo lanciate in un tiramisù alle fragole, molto apprezzato dai Vecchi Lupi, surriscaldati dal fuoco della griglia.

Per fortuna il tempo ci ha aiutandoci regalandoci una giornata soleggiata e i lupi si sono potuti divertire nel prato a disposizione. Proprio una bella giornata di divertimento!



martedì 15 maggio 2012

Biscotti al farro e grano saraceno

Mi figlia Elena mi ha coinvolta anche quest'anno nella "Giornata Porte Aperte" della sua scuola con la realizzazione di dolci da vendere per autofinanziamento.

Devo confessare che non avevo molta voglia, ma quando ho proposto di comprare dei biscotti e confezionarli come fossero fatti in casa Elena si è letteralmente indignata e così oggi mi sono dovuta mettere al lavoro...ovviamente mi sono fatta aiutare da lei!

Ho fatto la pensata di provare a fare dei biscotti al farro con la farina che ho appena comprato. Ma siccome che sono cecata e anche un po' distratta, invece di semplice miscela di farina di farro e di grano saraceno ho acquistato un preparato per  pane casereccio con altri ingredienti aggiunti, come semi di lino, malto, destrosio ecc....

Perciò nella ricetta menzionerò anche il nome commerciale del preparato, casomai voleste provare a fare questi biscotti dato che non sono venuti niente male.

Biscotti al farro e grano saraceno



Ingredienti
200 gr. di preparato Spadoni per pane al farro e grano saraceno
100 gr. di farina 00
100 gr. di zucchero di canna
60 gr. di burro
2 cucchiaiate di miele
2 uova + un albume
decorazioni per biscotti

Preparazione
Mescolare le farine con lo zucchero, fare la fontana, aggiungere le uova, il burro sciolto e il miele. Ottenere un impasto morbido ma sodo.
Tenere l'impasto in frigo per una mezz'ora e stendere con il mattarello.


Con le apposite formine ottenere i biscotti
.

Spennellare con albume e spargere codine colorate come decorazione.



Io ho trovato queste a forma di cuoricino e sono bellissime.

Mettere in una teglia rivestita con la carta forno. Cuocere in forno a 170°C per circa 15 minuti.

Buon appetito!!!




mercoledì 4 aprile 2012

Meraviglie da gustare: la Pitaya

Vedendo i bellissimi doni che la natura ci offre e parafrasando il titolo della trasmissione "Orrori da gustare" (Bizarre foods), peraltro molto interessante ma dove un robusto signore americano si compiace ingozzandosi di svariati esponenti del regno animale senza neanche aspettare che abbiano tirato le cuoia, ho deciso di dedicare dei post a cibi belli e buoni.

Lo so, la Pitaya (Hilocereus undatus) non è esattamente un prodotto a Km0 e a basso consumo di C02, anche se per acquistarlo mi sono bastati pochi metri per raggiungere il mercato di "Porta Palazzo", ma d'altronde non lo sono nemmeno le banane.

Pitaya (Hilocerus undatus)

Perciò superato il senso di colpa di aver speso un euro per un frutto proveniente direttamente dal Vietnam, ho deciso di assaggiarlo per voi assieme a Elena.
Ottima scusa per fare una merenda a base di frutta.

Inizierò col dire che è il frutto più bello che mi sia capitato di vedere, anche se il mio esemplare, considerato il lungo viaggio, aveva un'aria un po' vissuta.

Prima di gustare lo annusiamo, l'interno ha un aspetto piuttosto curioso: gelato alla stracciatella?




Passiamo all'assaggio vero e proprio sempre a mo' di gelato, volendo si potrebbe aggiungere un po' di zucchero e limone, ma noi lo gustiamo "nature".


Ed ecco anche il supporto filmico grazie alla collaborazione dell'uomo di casa.



Sicuramente il gusto non è lontanamente simile a quello del frutto appena colto nel paese di origine, ma a noi è piaciuto: ha un gusto vagamente simile all'anguria, fresco e leggermente croccante per i minuscoli semi che contiene. E' sicuramente di effetto e molto decorativo.

La Pitaya è chiamata anche Dragon fruit ed è il frutto di una cactacea, come il Fico d'India.
Ne esiste un'altra varietà con scorza gialla originaria del Sud America.
Purtroppo alle nostre latitudini fa troppo freddo e quindi d'inverno morrebbe, sopporta bene invece i climi aridi....chissà....forse in Sardegna....

http://outbackcooking.blogspot.it/2012/02/dragon-fruit-red-pitaya.html


Finirò col dire che è un frutto ricco di vitamine a bassissimo apporto di calorie e con proprietà lievemente lassative, proprio quello che ci vuole!

domenica 23 gennaio 2011

Provati per voi: frollini glassati

Sabato mentre facevo la spesa al solito supermercato sono stata attratta dalla confezione di un preparato per dolci di una nota ditta alimentare.
Si chiama l'allegro pasticciere e serve a preparare dei biscotti glassati al cacao. Ho deciso di comprarlo per provarlo con Elena e gli dedico un post.

Contiene una busta di miscela per biscotti, una bustina di codette colorate, una busta di glassa al cacao e due formine per biscotti.
Io sono piena di formine per biscotti in banda stagnata e certo non mi occorrevano: quello che mi ha spinto all'acquisto è stata la presenza della glassa già pronta.
Non compro mai preparati per dolci in quanto non sono convenienti ed i risultati non giustificano la spesa, i migliori preparati erano di una ditta americana che ormai non sono riuscita più a trovare.


Basta aggiungere un uovo e 80 gr. di burro. Ho trovato simpatica l'idea di "inscatolare" dei dolci da preparare con i bambini, è chiaro dalla confezione che si tratta di una sorta d'invito a cucinare con loro.

Ho già preparato biscotti glassati con Elena e occorre farli a due riprese perchè occorre tempo per preparare la glassa. Con la glassa già pronta abbiamo fatto in frettissima. Quindi è un ottimo passatempo per un pomeriggio con i bimbi che comprende anche una buona merenda.

Con un piccolo aiuto da parte mia infatti Elena è stata in grado di preparali, ed il risultato non è neanche male, sia estetico che di gusto.

Tengo a precisare che non sono sponsorizzata dalla nota ditta di cui sopra e la mia recensione è totalmente aggratis.

venerdì 21 gennaio 2011

In cucina con Pamirilla

Giorni fa ho interpellato Pamirilla, cui ho chiesto consiglio per preparare dei dolcetti adatti a costituire da merenda per Elena. Lei molto graziosamente mi ha risposto e perciò mi sono messa all'opera per realizzare questi dolcetti con gocce di ciccolato usando come ricetta base quella della Soul Cake, a cui mi sono attenuta scrupolosamente (tranne che per il ruhm che ho sostituito con estratto di vaniglia).

Ho sbattuto bene uova e zucchero cui ho aggiunto olio, acqua, essenza di vaniglia, la farina setacciata con il lievito e un pizzico di sale.


Ho predisposto le formine da muffin cui ho aggiunto dei pirottini di carta (sì, una sofisticheria).


Ho versato l'impasto nelle formine.


Ho aggiunto le gocce di cioccolato.


Ed ecco pronti i dolcetti dopo 20 minuti di forno.


Sono buonissimi!
Vedremo se riesco a rifilarli ad Elena al posto delle solite merendine o mi tocca mangiarmeli tutti io!

mercoledì 22 dicembre 2010

I biscotti di Babbo Natale

Come ogni Natale io e Elena cuciniamo i biscotti da lasciare a Babbo Natale per rifocillarsi dal lungo viaggio per portarci i regali.

Ho sempre usato la pasta frolla ma quest'anno ho voluto provare la ricetta del pan di zenzero. Mi sono ispirata a diverse ricette e alla fine ho fatto un po'di testa mia, sul canale Giallo Zafferano troverete un bel tutorial, ma io ho seguito il procedimento della ricetta che ho trovato in allegato alle spezie.

Ingredienti:
150 gr. di miele
100 gr. di zucchero di canna
100 gr. di burro
350 gr. di farina
3 cucchiaini di spezie per pan di zenzero (zenzero, cannella, pepe nero e cardamomo)
1 uovo
1 cucchiaino di bicarbonato di soda
Per le decorazioni:
1 bianco d'uovo
succo di limone
zucchero a velo
colori alimentari
confettini argentati

Procedimento:
In una casseruola fate riscaldare il miele, lo zucchero e il burro a fuoco dolce finchè tutto non si è ben sciolto ed amalgamato. Aggiungete le spezie e lasciate riposare.
Passate al setaccio 300 gr. di farina in una terrina, aggiungete l'uovo e la miscela di miele ed amalgamate bene il composto. Mescolate il bicarbonato ad un cucchiaio di acqua calda ed aggiungetelo al composto. Impastate bene e con altri 50 gr. di farina formate un impasto compatto e liscio che si stacchi dalle pareti della terrina. Avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo (2-3 ore).

L'impasto di pan di zenzero

Stendetelo su una superficie infarinata con lo spessore di mezzo cm. Ritagliate le formine che più preferite e ponete i biscotti su una teglia da forno imburrata. Usate la carta forno se preferite.


La formina dell'omino

Guarnite a piacere dopo aver spennellato con l'albume.
Abbiamo provato a fare così per velocizzare il lavoro

Decorazione dei biscotti

Cuocete i biscotti nel forno preriscaldato a 160°C per 10-12 minuti, a seconda della grandezza. Comunque teneteli d'occhio...
Il risultato non è spettacolare come la decorazione con la glassa ma penso che Babbo Natale apprezzerà ugualmente.



Volendo si possono decorare una volta cotti. Lasciateli raffreddare e decorateli con la glassa colorata, codette e confettini di zucchero come questi che abbiamo fatto a Natale del 2007.

Biscotti glassati
Li abbiamo assaggiati: sono venuti buonissimi! Il gusto è veramente particolare vista la presenza del pepe  (per favore non ditelo a Elena...), e del burro che gli dona una morbidezza gradevole.

giovedì 16 settembre 2010

Incursioni gastronomiche

Scusate il tema di questo post ma a me piace anche cucinare, come ho visto anche a molte altre appassionate di lavori creativi.
In questi giorni ho sperimentato due ricette nuove, rielaborazioni di altre ricette e questo è il risultato.
La prima è Okra saltate al pomodoro.
L'okra è una verdura molto usata in Africa e in America ma anche in Grecia e Turchia.
Dato che le ho trovate surgelate nel supermercato dietro casa ho deciso di provarle.
Le ho lasciate intere come sono uscite dal pacchetto dato che erano piuttosto piccole, le ho coperte con acqua e aceto e bollite nel forno a microonde per 15 minuti, ho preparato a parte un bel sugo di pomodoro e dopo averle sciacquate le ho saltate nel sugo e cotte per altri 15 minuti.
Hanno sempre un vago gusto mucillacinoso ma erano buone, magari solo meno saporite di quelle fresche.
Le ho servite con delle scaloppine di tacchino.


La seconda è la Soupe de Poisson come me l'hanno servita nel sud della Francia.
Era un po' di tempo che desideravo provarla.
Si dovrebbe fare con la paranza (misto di pesce piccolo adatto per zuppe) ma al mio supermercato abituale non c'era e perciò ho usato delle alici.
Ho preso 500 gr. di alici fresche e le ho diliscate, nella pentola a pressione ho fatto un soffritto con carota, cipolla e sedano cui ho aggiunto del pomodoro fresco, una carota a pezzetti e un pizzico d'herbes de Provence.
Ho aggiunto della polpa di pomodoro in scatola e le alici, un pizzico di sale e ho chiuso il coperchio. Ho lasciato cuocere per 25 min dall'inizio del fischio della pentola.
Dopo la cottura ho passato tutto nel passaverdura per ottenere una crema.
L'ho servita calda accompagnata da crostini ricoperti di Emmental grattugiato.

mercoledì 8 settembre 2010

Pancake a cena?

Era da diverso tempo che Elena voleva che le cucinassi i pancake, le famose frittelle di Paperino, per intenderci quelle che si mangiano con lo sciroppo d'acero a colazione.
Perciò ieri pomeriggio, complice la giornata tipicamente uggiosa di Torino e gli ingredienti a disposizione in dispensa, le abbiamo cucinate.

Ecco la ricetta:

ingredienti
250 gr. di farina
30 gr. di zucchero (io ho usato quello scuro)
3 uova
400 ml di latte

un pizzico di sale
1/2 bustina di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato
Le dosi sono per 5/6 persone
Dopo aver mescolato gli ingredienti secchi in una terrina si fa la fontana e si aggiungono le uova e il latte.
Si mescola fio ad ottenere una pastella liscia che si frigge a mestolate ottenendo delle
crêpe un po' spesse.
Di solito si accompagnano con lo sciroppo d'acero.
Elena farcisce i pancake
E qui comincia il bello.

Dopo averle cotte si erano già fatte le 6, e a questo punto che fare? rimandare l'assaggio al mattino dopo? Macchè!
Mio marito si è prestato a fare da cavia per il primo assaggio ufficiale del pancake farcito con budino al cioccolato e panna (spray), dopodichè la "marenda sinoira" (merenda cenatoria come si dice dalle nostre parti quando è troppo tardi per una merenda e troppo presto per la cena), è proseguita con l'aggiunta di miele (divino!) e addirittura prosciutto crudo e formaggio!
Ce le siamo mangiate tutte!!!


E così voilà! Ecco fatta la cena: un po' atipica ma formidabile!

domenica 1 agosto 2010

In cucina con i bambini

Sono appena rientrata dalle vacanze (sigh...) e perciò ecco un nuovo post per recensire un libro che ho acquistato a Bolzano:
"Torte e dolcetti" Per le feste dei bambini, per divertirsi con loro in cucina. Salani Editore 2010 euro 9,90.
Segnalo questo libro perchè ha illustrazioni e fotografie molto ben fatti e ha un formato molto comodo che consente una facile consultazione mentre si è al lavoro in cucina.
E poi le ricette sono bellissime (e buonissime)!
Io purtroppo mi sono messa a dieta...

mercoledì 7 aprile 2010

Torta di Pasqua


Per Pasqua ho preparato la tipica torta di verdure.
Ho preso della pasta brisèe (fatta in casa, ma comprata va bene lo stesso), costine, 3 uova, una confezione di ricotta, parmigiano e prosciutto cotto.
Dopo aver steso la pasta l'ho rivestita con il prosciutto cotto, ho versato un composto fatto con le uova, la ricotta, le verdure cotte e tritate, parmigiano e sale. Con la pasta avanzata tagliando i bordi ho ricavato un disco con cui ho coperto il ripieno.
Ho spennellato con il latte, ho bucherellato la superficie e ho infornato a 180°C fino a quando la torta non è diventata dorata (35-40 min).
Una vera bomba!(in tutti i sensi...)
Buon appetito!