venerdì 31 dicembre 2010

Chiripa

La cultura Chiripa durò per molti secoli (1.500 anni dal 100 A.C.) nella regione degli altipiani boliviani, usando le risorse naturali fornite dalle rive del lago Titicaca sulla penisola  chiamata Taraco.  Una delle più rappresentative testimonianze artistiche è la celebre "Tombstone Chiripa"  lavorata in altorilievo, oggetto attualmente in mostra al Museo Nacional Archeologia di La Paz. 
Lapida Chiripa


Chiripa in spagnolo significa "colpo di fortuna", è diventato in seguito il nome di un indumento utilizzato prima dagli indios cristianizzati e poi dai gauchos argentini, assumendo in lingua missionario-guaraní, il significato di cosa di poca importanza o valore. 

Questa è la storia curiosa della parola che in Italia viene utilizzata per i pannolini: ciripà.

Io ho scelto l'immagine della stele Chiripa per fare delle etichette personalizzate autoprodotte per caratterizzare i miei lavori. Spero di non infrangere nessun copyright, la foto è presa dal sito di La Paz

Sul web potete trovare numerosissimi tutorial cui mi sono ispirata anch'io, come questo del Cesto delle Meraviglie
Ho rielaborato l'immagine per semplificarla e per aggiungere le scritte.
Occorrente
Carta T-Shirt Transfer per stampante a getto di'inchiostro
fettuccia da cm 1 e cm 3
ferro da stiro (no vapore)
stampante a getto d'inchiostro

Utilizzare un ripiano rigido
Predisponete la fettuccia e ritagliate le etichette dalla carta
Stirate seguendo le istruzioni che troverete nella confezione
E questo è il risultato
Ovviamente l'immagine dell'etichetta deve essere stampata rovesciata in modo che stirandola risulti diritta.
Ho creato delle etichette quadrate con la fettuccia da cm 3 e rettangolari con la fettuccia da 1 cm, da cucire su indumenti, berretti e pupazzi creati da me.



giovedì 30 dicembre 2010

Bijoux 2: il ritorno...

Tempo fa ho comprato un braccialetto di calcite che si è rotto, perciò ho pensato di farmici una collanina aggiungendo degli altri pezzi. Sì, ma quali? E di che colore?
E così in svariati mesi, girovagando in diversi negozietti ho finalmente  trovato ciò che cercavo e deciso a farmi questa collana.


E' una collana decisamente estiva, d'estate io amo vestirmi di bianco, unico modo per far risaltare la lieve ambratura che assume la mia pelle con il sole.
Inoltre amo il genere "etnico" e sono riuscita a trovare i pezzi che si adattano a ciò che volevo ottenere.
Non è niente di particolarmente eclatante ma mi sembra un buon connubio l'accostamento di pezzetti di calcite a perle metalliche e perline di vetro bianco, e trovarle col buco grande come volevo io non è stato semplice.


Ho anche comprato tutto il necessario per fare un lavoro "professionale": il filo con la punta metallica, la chiusura a moschettone, chiudi nodo, anellini vari ecc.
E il risultato mi ha soddisfatta...cosa che non sempre succede: sono la mia "cliente" più esigente...

lunedì 27 dicembre 2010

Bijoux

In questi giorni finalmente sono riuscita a dedicarmi a svariati lavoretti da finire e altri che avevo in mente da diverso tempo.
Uno di questi era riuscire a fare una collana con la caterinetta.

Ho usato due cordoncini di lana bianca, ad uno dei quali ho aggiunto un filo di lamè argento.
Completano il lavoro alcune perle (in plastica) ed un fiore all'uncinetto che ho fatto utilizzando un anello di gomma, oggetto non meglio identificato che mi sono ritrovata in casa a seguito di non so quale lavoro di idraulica.


Ma il barbatrucco sta qui

 
Et voilà! Un comodo portaocchiali, per chi come me, se li dimentica sempre in giro!

domenica 26 dicembre 2010

Sciarpa Corolla primo tentativo

Avevo sui ferri da quest'estate una sciarpa che nelle intenzioni doveva essere di quelle che si attorcigliano, avevo finito la lana.
Adesso sono riuscita a chiudere l'ultimo giro, ma probabilmente per ottenere una sciarpa di lunghezza adeguata devo farne un'altra uguale e cucirla assieme.
La difficoltà sta nel fatto che per ottenere l'effetto volant bisogna aumentare i punti raddoppiandoli e ad un certo punto non ci stanno più sui ferri.



Ho avviato 120 maglie con i ferri circolari n. 4.
Dopo 6 righe a maglia rasata ho fatto 1 maglia gettata per ogni maglia (240 maglie). Dopo 6 righe ho rifatto la stessa cosa (480 maglie, non finivano più).
Dato che rimanevano dei fori regolari ho proseguito con un punto traforato ogni 6 righe per altre 4 volte. Ho ultimato con 8 righe a legaccio e ho chiuso usando il ferro n. 7.




sabato 25 dicembre 2010

Regali

Per Natale quest'anno sono riuscita a confezionare alcuni regali.
Per mio fratello Franco:
berretto in pura lana di alpaca dell'Orto degli Ulivi lavorato con i ferri circolari a coste inglesi e a coste 1/1. L'ho disfatto 2 volte prima di ottenere un risultato passabile, si sa, i fratelli sono molto esigenti!
Spero proprio che gli piaccia!

Berretto Alpaca


Per mia cognata Laura invece sono riuscita a sferruzzare una sciarpa. Ringrazio Spud & Chloe per la Scrunch Scarf cui ho apportato alcune modifiche per adattarla al filato che avevo. Modelo originale e facile da realizzare!

Scrunch scarf

Per mia nipote Manuela, 15 anni, invece è stato più difficile. Le adolescenti, si sa, hanno gusti difficili e personalissimi perciò sono andata sul sicuro: un borsellino...con una bella 50 euro dentro...


Borsellino Fiore
Comunque anche il borsellino non è male, è fatto con l'uncinetto tunisino e ha un anello per appenderlo.

Non pensavo di farcela per tempo...

venerdì 24 dicembre 2010

Aspettando Babbo Natale

All'insegna del multietnico ecco la nostra cena di Natale a base di Sushi, fornito dal ristorante Osaka qui vicino





E nel nome della tradizione ecco tutto pronto per l'arrivo di Babbo Natale


P.S. L'albero di Natale di quest'anno è in versione ridotta dato che mi sono messa in sciopero...ma questa è un'altra storia...

mercoledì 22 dicembre 2010

I biscotti di Babbo Natale

Come ogni Natale io e Elena cuciniamo i biscotti da lasciare a Babbo Natale per rifocillarsi dal lungo viaggio per portarci i regali.

Ho sempre usato la pasta frolla ma quest'anno ho voluto provare la ricetta del pan di zenzero. Mi sono ispirata a diverse ricette e alla fine ho fatto un po'di testa mia, sul canale Giallo Zafferano troverete un bel tutorial, ma io ho seguito il procedimento della ricetta che ho trovato in allegato alle spezie.

Ingredienti:
150 gr. di miele
100 gr. di zucchero di canna
100 gr. di burro
350 gr. di farina
3 cucchiaini di spezie per pan di zenzero (zenzero, cannella, pepe nero e cardamomo)
1 uovo
1 cucchiaino di bicarbonato di soda
Per le decorazioni:
1 bianco d'uovo
succo di limone
zucchero a velo
colori alimentari
confettini argentati

Procedimento:
In una casseruola fate riscaldare il miele, lo zucchero e il burro a fuoco dolce finchè tutto non si è ben sciolto ed amalgamato. Aggiungete le spezie e lasciate riposare.
Passate al setaccio 300 gr. di farina in una terrina, aggiungete l'uovo e la miscela di miele ed amalgamate bene il composto. Mescolate il bicarbonato ad un cucchiaio di acqua calda ed aggiungetelo al composto. Impastate bene e con altri 50 gr. di farina formate un impasto compatto e liscio che si stacchi dalle pareti della terrina. Avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo (2-3 ore).

L'impasto di pan di zenzero

Stendetelo su una superficie infarinata con lo spessore di mezzo cm. Ritagliate le formine che più preferite e ponete i biscotti su una teglia da forno imburrata. Usate la carta forno se preferite.


La formina dell'omino

Guarnite a piacere dopo aver spennellato con l'albume.
Abbiamo provato a fare così per velocizzare il lavoro

Decorazione dei biscotti

Cuocete i biscotti nel forno preriscaldato a 160°C per 10-12 minuti, a seconda della grandezza. Comunque teneteli d'occhio...
Il risultato non è spettacolare come la decorazione con la glassa ma penso che Babbo Natale apprezzerà ugualmente.



Volendo si possono decorare una volta cotti. Lasciateli raffreddare e decorateli con la glassa colorata, codette e confettini di zucchero come questi che abbiamo fatto a Natale del 2007.

Biscotti glassati
Li abbiamo assaggiati: sono venuti buonissimi! Il gusto è veramente particolare vista la presenza del pepe  (per favore non ditelo a Elena...), e del burro che gli dona una morbidezza gradevole.